L’ANAC nella seduta di Consiglio del 22 luglio, confermando integralmente la correttezza procedurale dell’Ente, ha espresso il proprio parere negativo sulla possibilità di procedere alla sottoscrizione del contratto d’appalto integrato con l’Associazione di Imprese aggiudicataria essendo mutate le condizioni dei luoghi che determinano, di fatto, nuove condizioni progettuali ed esecutive per cui, in assenza di contratto, non può procedersi alla redazione di alcuna perizia di variante.
Infatti, l’affidamento alla stessa A.T.I. aggiudicataria, pur nella volontà della stessa di eseguire i lavori senza alcun importo suppletivo ma con lavorazioni inferiori provoca – secondo l’ANAC – alterazioni alle condizioni progettuali poste a base di gara ed alle risultanze della stessa che hanno criteri di valutazione ben definiti e che sono stati valutati dalla Commissione aggiudicatrice in rapporto ad una situazione progettuale e propositiva che, oggigiorno, per le sopravvenute imprevedibili circostanze, sono diversamente valutabili.
L’ANAC ha, infatti, ribadito che un affidamento all’ATI aggiudicataria, di fronte alla nuova situazione, comprometterebbe le condizioni di parità tra i concorrenti partecipanti alla gara e violerebbe i principi comunitari di libera concorrenza e quelli della correttezza e trasparenza della Stazione appaltante.
L’Autorità Anticorruzione, interessata dalla Provincia, ha esaminato la questione sottoposta alla sua attenzione, in maniera approfondita e circostanziata, entrando nel merito della questione e precisando che l’insieme dei lavori non realizzabili a causa del nuovo crollo del marzo 2015, i lavori nuovi e quelli stralciati (oggetto, questi ultimi, di nuovo affidamento) darebbero origine a modifiche progettuali tali da richiedere una nuova procedura selettiva tra i concorrenti per rispettare, sempre, le procedure di evidenza pubblica e confronto paritario tra i concorrenti.
Per queste motivazioni, conclude l’Autorità Nazionale Anticorruzione, la Provincia deve procedere ad indire una nuova gara d’appalto, ricorrendo, questa volta, ad urgenti procedure di affidamento per non compromettere ulteriormente le già alquanto precarie condizioni di stabilità della Panoramica.
Il Prefetto di Enna, sempre a stretto contatto con il Commissario straordinario dell’Ente, Pietro Lo Monaco, ha dimostrato, ancora una volta, grande sensibilità ed attenzione a questa problematica di rilevante interesse per l’accessibilità e la mobilità del Comune capoluogo ed il territorio provinciale ed è intervenuto, in un clima di totale collaborazione e solidarietà istituzionale, presso l’ANAC e le altre autorità competenti, a cominciare dalla Protezione Civile rendendosi sempre disponibile, per velocizzare al massimo il procedimento e sostenere l’ex Provincia di Enna nei percorsi procedimentali da intraprendere con assoluta correttezza, urgenza ed immediatezza.
Ufficio stampa Libero Consorzio Enna