Calascibetta: Comune diffida AcquaEnna. Assoconsumatori: Il sistema contro i cittadini

buco acquaCalascibetta. L’invito rivolto ad AcquaEnna, da parte del commissario straordinario del Comune di Calascibetta, Mario Candore, è quello di dare applicazione a quanto previsto dalla nuova legge regionale che riguarda la ripubblicazione dell’acqua in Sicilia. Il Consesso civico xibetano nei giorni scorsi aveva approvato una delibera che invitava il commissario a mettere in campo tutte le iniziative ed in extrema-ratio una ordinanza al fine di garantire il riallaccio dei contatori idrici anche ai condomini di contrada San Leonardo, tra loro il consigliere comunale Gabriella Capizzi, che avevano avuto lo scorso 11 agosto il blocco della somministrazione dell’acqua per il mancato pagamento del deposito cauzionale, pari a 25 euro a famiglia. Il commissario ha deciso di diffidare l’ente gestore invitandolo entro 48 ore a rispettare la legge pubblicata la scorsa settimana nella Gazzetta ufficiale. Nella diffida, suddivisa in tre punti e datata 25 agosto 2015, si legge: 1) assicurare, in tutto il territorio comunale, il quantitativo numerico vitale garantito di almeno 50 litri di acqua potabile al giorno per ogni componente del nucleo familiare senza procedere al distacco dei contatori idrici, anche nel caso di morosità, fermo restando il diritto di agire per il recupero delle somme dovute. Lo stesso quantitativo- si legge nel secondo punto della diffida- dovrà essere assicurato per ciascun componente delle famiglie del condominio San Leonardo e per ogni componente del centro ricreativo religioso della Parrocchia San Pietro e Santa Maria Maggiore di Calascibetta, sito in contrada Quattrocchi. Infine il commissario ha assegnato il termine di 48 ore per il ripristino dell’erogazione minima sia ai 22 condomini sia al centro ricreativo, diversamente-si legge- verranno intraprese ulteriori azioni per garantire il rispetto della norma e le condizioni minime di igiene delle famiglie interessate. Spetterà invece all’autorità giudiziaria entrare nel vivo della problematica sollevata dai condomini attraverso Assoconsumatori. Le udienze sono state fissate il prossimo 2 settembre, in via d’urgenza ex articolo 700 del Codice di procedura civile, e in via ordinaria il prossimo ottobre. Toccherà all’ente gestore inserire nei contatori un sistema di misurazione che garantisca i 50 litri di acqua al giorno per ogni componente del nucleo familiare.

a cura di Francesco Librizzi per il quotidiano La Sicilia


Assoconsumatori: Il sistema contro i cittadini
E’ ormai assodato che ad Enna il sistema di distribuzione dell’acqua è contro i cittadini. In questa situazione i diritti vengono calpestati in modo vergognoso, ciò che sta succedendo a Calascibetta ha dell’inverosimile e nessuno, le istituzioni comprese, riesce ad impedire una continua azione di vessazione. Le somme del deposito cauzionale versato dai cittadini del comune di Calascibetta, così come evidenziato da una nota del sindaco sono trattenute da Acquaenna che avrebbe dovuto restituire le somme agli utenti. Acquaenna dalla sua parte non solo ha introitato le somme, ma le richiede ulteriormente ai cittadini, distaccando il servizio nonostante il condominio sia in possesso delle ricevute di pagamento di 200.000 lire versate nel 1976 e nel 1981 come deposito cauzionale. Giustamente la nostra associazione ed i cittadini in tutta la provincia ci chiediamo che fine hanno fatto le somme pagate ai precedenti gestori? Chi trattiene, indebitamente, i vecchi depositi versati dai cittadini della provincia? Forse nella giungla in cui viviamo vige la legge del più forte o del più furbo, per usare un eufemismo? Il semplice cittadino ha pagato ed ha le ricevute del pagamento e non intende, merito loro, subire un abuso vessatorio che si vuole imporre. La legge è uguale per tutti? Oppure i potentati possono permettersi ogni qualsiasi vessazione come facevano gli sgherri di memoria feudataria? Intanto aspettiamo l’esito della diffida inoltrata ad Acquaenna da parte del commissario del comune di Calascibetta ed il pronunciamento del giudice appositamente interessato che è stato fissato per il 2 settembre alle ore 9.30.