Leonforte. Omaggiato il Maresciallo Gaetano Camiolo, croce d’oro al merito dell’Esercito

Gateano CamioloA Leonforte il 15 agosto è stato consegnato un pubblico riconoscimento al maresciallo Gaetano Camiolo in occasione della prima giornata dell’ “Orgoglio leonfortese”, e in esso il sindaco Francesco Sinatra ha omaggiato i suoi illustri concittadini, non dimenticando di salutare il gemellato Boussù. L’emigrazione oggi non esiste più; l’uscita dal paese va intesa come un momento di arricchimento culturale e sebbene le condizioni locali siano difficili, Leonforte certo non mancherà di attrarre curiosi e nostalgici, ha detto il sindaco. Del gesto compiuto dal maresciallo meritevole di lodi e gloria si è molto detto, ma poco si è scritto della persona che vestendo con dignità l’uniforme ha salvato la vita a un ragazzo, ubbidendo alla morale degli uomini prima che a quella dei militi. Gaetano Camiolo a marzo del 2014 era in missione, dove e a far cosa amici e parenti non erano tenuti a saperlo e difatti non lo sapevano. Di ritorno dalla missione Gaetano non raccontò gli orrori della guerra, non parlò di attacchi o strategie e mai vantò atti eroici; è sempre stato schivo e taciturno preferendo alle amenità catodiche i libri, mai si concesse allori da palcoscenico. Da quella missione Gaetano mi portò un burqa. Un burqa verde. La stoffa è leggera e non sembra opprimente, ma una volta indossatolo l’aria si fa pesante e il mondo di fuori si sminuzza in tanti piccolissimi quadratini: dalla rete che copre gli occhi ogni cosa così appare. “Come possono sopportarlo?” gli chiesi e lui non rispose. Poche volte ebbe modo di vedere una donna durante i mesi al fronte e poi mi disse che in Afganistan altro modo d’essere per una donna non c’era. In Afganistan la realtà temo che a oggi sia ancora il “Cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli” . In quella missione Gaetano salvò una vita. Egli vestiva allora e veste ancora oggi la divisa dell’esercito del nostro Paese e l’esercito, per ciò lo ha onorato della croce d’oro al merito, ma io so che Gaetano quella vita l’ avrebbe salvata anche da borghese perché la dignità non consiste nel possedere onori, ma nella consapevolezza di meritarli e lui lo sa.

Gaetano Camiolo. Croce d’oro al merito dell’Esercito conferita in data 11/09/2014
Motivazione: “Comandante di plotone bersaglieri, nel corso di un vile attacco ostile perpetrato alla Base Operativa Avanzata “ICE” da parte di insorti mediante armi a tiro curvo, benché sotto il fuoco nemico, con singolare iniziativa ed esemplare sprezzo del pericolo, interveniva prontamente per soccorrere un commilitone rimasto gravemente ferito dall’esplosione di una bomba. In particolare, riusciva ad interrompere l’emorragia in atto e trasportandolo, con altri commilitoni, all’interno di un bunker, gli salvava di fatto la vita. Cristallino esempio di elette virtù militari, con il suo spiccato coraggio e l’alto senso del dovere, ha contribuito ad elevare il prestigio dell’Esercito Italiano.” Valle del Gulistan (Afghanistan), 24 marzo 2012.

Gabriella Grasso