Nell’intenzione dell’Assessore Regionale e del suo direttore generale Pennino c’è la volontà di intercettare i picchi estivi del turismo e far convergere sui beni culturali anche quei turisti attratti solo dal mare e dal clima siculo, ma come sempre si fanno le nozze con i fichi secchi e questa regola è aurea per Morgantina. Dal momento che il personale è sempre quello, se vuoi aprire la sera chiudi il mattino! Ma il conto non torna: si aggiungono 9 ore serali (venerdì-domenica dalle 19 alle 22) e se ne eliminano 35 antimeridiani (lunedì-domenica dalle 9 alle 14!). Questo in primis. In secundis: il sito di Morgantina è logisticamente preparato ad accogliere i visitatori in notturna, sono stati fatti degli adeguamenti negli itinerari, nella illuminazione, nella messa in sicurezza? Prima di confermare questi orari per il mese di settembre, la direzione del Museo dovrebbe rendere pubblici i risultati dell’esperimento (dati sul numero dei visitatori serali e, statisticamente, numero dei visitatori persi la mattina) e valutare di conseguenza se sia il caso di continuare. Ma a pensar male si fa sempre bene e, memori di quanto accaduto l’anno scorso e dell’impossibilità di fare fronte all’apertura continuativa con il contingentamento degli straordinari imposto dalla Regione, tutta l’operazione sa quasi da aperitivo per affrontare il piatto indigesto che si sta preparando! Naturalmente sulla questione si registra un assordante silenzio da tutte le parti: l’Amministrazione comunale ha chiesto conto della opportunità e dell’utilità di questa fruizione notturna e soprattutto della chiusura mattutina? Non se ne hanno notizie, intanto il sindaco continua a fare la spola tra Aidone e l’EXPO, accompagnando le migliaia di turisti che da tutto il mondo, dopo avere visto gli Acroliti nella Piazzetta Italia, si precipitano a visitare Aidone, il Museo archeologico, Morgantina! La questione è stata sollevata da qualche “volontario” su Facebook, senza ricevere grande risalto, gli aidonesi parlano tanto, ma quando si tratta di lasciare traccia della propria opinione, e quella di FB sta diventando una vera firma, preferiscono non esporsi, non disturbare i manovratori, temendo chissà quali ritorsioni…
A settembre 60 operatori -tra tour operator, buyers, giornalisti, agenti di viaggio-, europei e non, arriveranno sul territorio per visitarlo, studiare itinerari, godere dei beni culturali ed ambientali del distretto, cosa troveranno? La guida d’eccezione è nientepopodimeno che un racconto di Camilleri, che ad Enna visse per un paio d’anni tra il 1946 e il 1948: visto che il brand tira, ci accodiamo anche noi, così anche Enna entra negli itinerari dello scrittore agrigentino che ha fatto la fortuna di Modica, Scicli e Ragusa, non si sa mai!
Franca Ciantia