Centuripe con una nuova delibera di giunta si dichiara “Comune antitransgenico”

Centuripe. Ancora un delibera importante da parte della giunta comunale del sindaco Galvagno. Stavolta, con la delibera di ieri, Centuripe ha detto di no agli OGM e si dichiara “Comune antitransgenico”, impedendo di fatto che sul proprio territorio vengano coltivati, allevati, sperimentati in campo aperto, trasportati e commercializzati, organismi geneticamente modificati. “La nostra è una adesione convinta alle diverse campagne avviate da associazioni ambientaliste-sottolinea il sindaco Galvagno- per promuovere la cultura del biologico e della biodiversità, favorendo un futuro sostenibile alla nostra comunità, mirato alla conservazione delle risorse naturali ed alla valorizzazione dei saperi e delle culture locali. Il principio di precauzione – chiarisce Galvagno – è l’elemento fondante della proposta presentata dalla Commissione Europea, per una revisione della normativa comunitaria in materia di organismi geneticamente modificati. Le pubblicazioni scientifiche attuali in materia, evidenziano che l’attuale procedura di valutazione dei rischi sulla salute e sull’ambiente, non garantisce il rispetto di tale principio. La delibera, altresì prevede che nei cartelli di ingresso e di saluto a Centuripe dovrà essere aggiunta la dicitura “ Comune antitransgenico”, mentre verrà attuato da subito un maggior controllo sulla qualità degli alimenti agricoli e di allevamento sul nostro territorio. Il comune di Centuripe – conclude Galvagno – ha adottato una politica di salvaguardia del territorio e di sviluppo di una agricoltura compatibile con l’ambiente ed è evidente che una diffusione di produzioni trasgeniche, contrasterebbe con tale politica, creando gravi problemi ai piccoli produttori e alle aree naturali destinate alla conservazione tipologica”.
GALVAGNO in giunta
La giunta centuripina del sindaco Galvagno, giorni addietro ha approvato, lo “Schema di convenzione per l’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi previsti dalla strategia nazionale aree interne (SNAI) “Valle del Simeto” fra i Comuni di Adrano, Biancavilla e Centuripe. A spiegare i dettagli dello schema è il sindaco Elio Galvagno: “Si tratta – dice Galvagno – di un primo importante passo, cui dovranno seguire le convenzioni attuative, per soddisfare il pre-requisito funzionale alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro. Fra gli obiettivi primari, il contrasto al fenomeno dello spopolamento e del dissesto idrogeologico e favorire il miglioramento del livello della qualità della vita dei cittadini, attraverso la promozione e la creazione di una dotazione di servizi più efficienti, sopratutto in termini di accessibilità, protezione civile, istruzione e sanità, di opportunità lavorative ed imprenditoriali in differenti settori economici (agricoltura, industria, artigianato, commercio, turismo e servizi), dello sfruttamento sostenibile delle risorse ambientali e di quelle che costituiscono il nuovo know-how nella tradizione e nella innovazione. La parola ora al consiglio comunale per l‘approvazione del testo. Dovremo impegnarci -sottolinea Galvagno – sul miglioramento della qualità dei servizi educativi, dei servizi sanitari e dei servizi di mobilità, potendo contare sulla possibilità di gestione diretta dei fondi assegnati. Per questo bisognerà puntare non su “azioni straordinarie”, ossia destinate ad esaurirsi una volta terminati i fondi disponibili, ma su “azioni ordinarie”, che, se daranno gli effetti desiderati, potranno assumere il carattere di “misure permanenti”. Abbiamo la consapevolezza che il Valle del Simeto (Centuripe – Adrano – Biancavilla) è stata riconosciuta come area sperimentale di rilevanza nazionale, con la grande opportunità di essere anche “area pilota” e questo grazie all’acume dei promotori del “Patto di Fiume”. Si tratta di sperimentazione-conclude Galvagno- ma dopo l’approvazione della convenzione si dovrà definire una bozza strategica per cogliere assieme l’essenza di una scommessa mirata alla opportunità di lavoro, alla innovazione e alla ecologia”.

Carmelo Di Marco

Carmelo Di Marco