La vicenda processuale in verità non avrebbe dovuto trovare inizio in quanto in riferimento al Bilancio d’esercizio dell’anno 2005, alla data della sua approvazione ovvero il 6 luglio 2006, il Consiglio di amministrazione da Serafino Cocuzza presieduto non era più in carica in quanto scaduto il 26 giugno 2006 e da quella data sostituito dal Consiglio di amministrazione degli “onorevoli” presieduto dall’ex senatore Crisafulli.
“Grande soddisfazione – fa presente Serafino Cocuzza – per l’esito processuale, non sottacendo, comunque, i gravissimi danni all’immagine e all’attività professionale delle persone coinvolte e le amarezze subite dalle rispettive famiglie che nessuno potrà mai ripagare. Ci auguriamo che in futuro ci sia maggiore attenzione da parte di chi continua a sparare a zero su tutto e su tutti, senza distinguere tra chi cerca di compiere il proprio dovere con sacrifici e chi cerca di approfittare delle delicate situazioni altrui per avvantaggiarsi nella propria carriera politica”.
Conclude Cocuzza: “Credo che il delicato settore dei rifiuti abbia al contrario bisogno di serenità e che in riferimento alla attuale situazione venga affrontata si con decisione, ma nel rispetto delle leggi avendo esclusivamente due obiettivi: 1) un servizio efficace ed efficente ad un costo contenuto e sopportabile dalla collettività ; 2) la salvaguardia del personale operante nel sistema. Per tutto ciò è necessario che tutti gli attori facciano la propria parte , in particolare i Sindaci della nostra provincia ai quali con la nascita dei Consorzi dei Comuni sono richiesti maggiori oneri ed impegni”.