Catenanuova. Isola di Niente: acqua potabile di colore giallastro e con odore di condotta fognaria

catenanuova ConsiglioCatenanuova. Celebrato ieri sera un consiglio comunale straordinario sulla condizione della rete idrica in contrada Isola di Niente,sito dove vivono più di 60 nuclei familiari, con servizi primari precari se non inesistenti e dove da qualche mese è partita una forma di protesta vibrante per la condizione della condotta idrica che presenta l’acqua potabile di colore giallastro e con odore di condotta fognaria. Un grido d’allarme dei residenti che ha portato ad un allarmismo giustificato tanto da costringere il sindaco Biondi a determinare la chiusura della condotta idrica fino a nuovo ordine, per eseguire accertamenti ed analisi sull’acqua. Da un lato dunque le famiglie preoccupate dalle conseguenze igienico-sanitarie, dall’altra l’intervento dei tecnici dell’Ato che annullano un settore della condotta deviando con un bypass per eliminare. Una successiva comunicazione da parte dell’Asp che, dopo le analisi effettuate, ha affermato che : “dalle analisi dell’acqua destinata al consumo umano, prelevata il 1° ottobre da personale Asp Enna si evidenzia l’Idoneità acqua in distribuzione rete idrica”. Tutto pare ritornare alla normalità, ma nel consiglio comunale di ieri sera, arriva la contestazione dei domiciliati nella contrada Isola di Niente che hanno affermato che le analisi sono state effettuate dopo l’istallazione del bypass e sull’erogazione della prima acqua che naturalmente non può presentare anomalie, mentre.in effetti, nelle case, la condotta ancora è chiusa per effetto della determina sindacale e perchè chiaramente -affermano i residenti- il problema persiste nelle vasche. catenanuova Consiglio 1Dai rilievi “di parte”, effettuati dai residenti risultano ancora le tracce del travaso e la presenza di quell’odore particolare. Il problema dunque persiste, con la presa d’atto dell’amministrazione e per tale motivo si dovrà formare un comitato di residenti, si dovrà procedere alla sanificazione dei contenitori, si dovrà conoscere chi dovrà farsi carico delle spese dei lavori, insomma un assieme di cose che i cittadini e l’amministrazione dovranno ascrivere in quel contenzioso che vuole la rescissione di ogni contatto e “contratto” con un ente palesemente in difficoltà sul piano operativo e sul rispetto di quel contratto firmato nel 2004, palesemente afflitto da inadempienza.Tutti concordi nell’affermare che il problema acqua putrida dovrà essere risolto in tempi brevissimi perchè sono in pericolo le famiglie, evitando quei conflitti di competenza e quelle pagelle di merito o demerito, emerse in questo consiglio che ha dato vita a scontri verbali concitati fra cittadini, amministrazione, minoranze e maggioranze che davvero non servono alla causa.

Carmelo Di Marco

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