Studenti liceali di Capizzi a piedi per 27 chilometri sino a Nicosia per protesta tagli a servizio pullman

nicosia protesta studenti capizziSono 27 chilometri, questa la distanza da Capizzi a Nicosia dove 150 ragazzi frequentano il liceo, chilometri che adesso non sono più coperti dal pullman perchè il Comune non può pagare il servizio. Dopo aver occupato l’aula consiliare per tre giorni, all’alba si sono messi in marcia per percorrerli a piedi. Una marcia di protesta perché il “diritto alla Scuola così non è garantito”.
Ma la protesta degli studenti mette in evidenza una crisi ben più ampia: “Il cuore della Sicilia sta collassando”, avverte il sindaco del Comune nebroideo, Giacomo Purrazzo. La mancanza di liquidità e quindi di trasferimento di risorse da parte della Regione siciliana, Purrazzo punta il dito verso Palermo: “Il servizio di pullman per i ragazzi di Capizzi è garantito dalla Regione che a giugno del 2015 mi ha accreditato il rimborso per l’anno 2012-2013, cioè siamo indietro di oltre due anni, in queste condizioni ho provveduto all’anticipo degli abbonamenti per i ragazzi finché mi è stato possibile, ad oggi devo dare alla ditta che effettua il trasporto 15 giorni di aprile e il mese di maggio ma è la stessa ditta, la Interbus ad avere problemi sempre perché, mi hanno spiegato i vertici informalmente, non hanno ricevuto i pagamenti dalla Regione. Identica la situazione per la Isea i cui operatori oggi sono in sciopero: non solo gli studenti quindi ma disagi per tutti, perchè il trasporto da Capizzi per Catania, solo per fare un esempio fra le quattro linee è interrotto. Per questo motivo ho chiesto alla Prefettura di Messina di fare da intermediaria per sollecitare un incontro con l’assessore alle infrastrutture e mobilità e l’assessore agli enti locali, perché così noi non ce la facciamo. Quest’anno ho ricevuto niente dalla Regione e dallo Stato 945 euro dal fondo di solidarietà per i Comuni ”.
Una situazione allarmante, spia di un disagio che potrebbe estendersi. Intanto i ragazzi vanno a piedi. O si arrangiano: Nino Testa Camillo ha un figlio di 14 anni, frequenta il primo anno dello Scientifico a Nicosia. Ogni giorno Testa Camillo viaggia da Capizzi a Nicosia per portare il figlio a Scuola ma anche il nipote, e due figlie di vicini di casa: “Per me non è un grande problema perché io lavoro a Nicosia ma lo è per molti altri che in questo primo mese di Scuola hanno avuto spese e disagi”. Tre pullman della linea
Interbus fino a giugno garantivano il percorso per gli studenti, ora la mancanza di soldi ha costretto alcuni ragazzi ad arrangiarsi altri a pagare da sé gli abbonamenti “ma si pensi che i dipendenti comunali non percepiscono stipendio da sei mesi, perciò molti non ce la fanno”, avverte ancora il sindaco. Ma anche per chi ce la fa non sono rose e fiori: “I tre pullman sono stati ridotti a uno, perciò alcuni dei ragazzi sono comunque rimasti a piedi”.


by Manuela Modica per palermo.repubblica.it