La Misericordia di Catenanuova ha festeggiato 25 anni di presenza sul territorio

Catenanuova. Uno dei fattori positivi della Misericordia è senz’altro quello di poter orientare i degenti, per loro scelta, di ricorrere ai nosocomi di Catania o Enna. Un consuntivo, in questi 25 anni di vita, nettamente positivo, che con numeri alla mano, può vantare centinaia d’interventi. I dati sono confortanti, ben 72 tesserati, di cui 50 operativi e molti al di sotto dei 30 anni. Come da programma, alle 17.30, dalla sede, accompagnati dal corpo bandistico G.Verdi del maestro Pippo Grasso, in processione fino alla chiesa madre, dove i due parroci Natalino Bellone e Nicola Ilardo, hanno celebrato messa.
Misericordia di Catenanuova
Fallita per problemi tecnici la vestizione della confraternita (veste nera con rosario in mano e cappuccio) per una simulazione dell’antico rito che prevedeva l’impegno della confraternita verso i sofferenti, con il volto coperto, un modo per mantenere l’anonimato nelle opere di bene. Diverse le Misericordie interprovinciali presenti alla manifestazione, con gonfaloni, ambulanze e vestiti tradizionali del volontariato. Dopo il saluto del presidente Scravaglieri, molto apprezzato l’intervento del dottor Sigismondo Rizzo, presidente dei probi viri, al vertice dell’Ordine dei farmacisti ennesi e presidente della Federazione Regionale degli ordini dei farmacisti Sicilia, che ha ribadito: “Questo momento di aggregazione per la Misericordia ha un significato particolare, perchè rappresenta la nostra piccola storia che attribuisce privilegio alla nostra comunità, con azioni supportate da sacrifici e soddisfazioni. La Misericordia s’ispira al principio della dottrina cristiana, alla moralità e all’etica-ha sottolineato Rizzo- e per tali motivi è aperta a tutti i giovani per sottrarli alle tentazioni di questa società, cosi come ai meno giovani ed ai portatori di handycap. Il 25° è anche fortunato, poichè cade nell’anno del Giubileo straordinario che inizia l’8 di dicembre, giorno dell’Immacolata. Vero è che sono state molteplici le difficoltà nel reperire risorse umane ed economiche, ma è indubbio che quello che abbiamo acquisito fino ad oggi, due ambulanze e un doblo la dicono lunga sulla nostra efficacia sul territorio e di questo dobbiamo essere grati ai cittadini ed all’amministrazione che hanno sempre contribuito. Voglio ricordare -ha detto ancora Rizzo- che la Misericordia è anche custode di uno dei sette defibrillatori donati dal dott. Luciano Privitera, perfettamente funzionante, e possiamo contare anche su personale qualificato all’utilizzo”. Il sindaco Biondi nel salutare gli intervenuti, ha inteso ricordare che la comunità catenanuovese, non si può definire afflitta da fenomeni fortemente mafiosi, cosi come ha sottolineato in una recente visita pubblica il vescovo di Nicosia, Mons.Salvatore Muratore, ma piuttosto che il fenomeno è similare ad altre realtà con una collocazione logistica di crocevia fra province e cittadine che vivono il problema.

Carmelo Di Marco