Continua il Presidente Regalbuto: “se il Governo regionale non interverrà prontamente si scatteranno i licenziamenti, creando un danno economico al comune di Troina che vedrà una diminuzione di posti di lavoro, con un declino demografico del paese, come diretta conseguenza di una riduzione del personale dell’Oasi che è una sicurezza e una risorsa”. Si mette in discussione la professionalità, la specializzazione, l’efficienza dell’Oasi, struttura ad alta specializzazione che si è distinta in campo nazionale ed internazionale, sia per lo specifico modello di intervento che per gli studi e le ricerche scientifiche effettuate nei campi della disabilità intellettive dell’involuzione cerebrale senile, per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e la terapia delle malattie rare. “Una speranza per molte famiglie che soffrono” spiega Regalbuto “e un conforto per molti disabili verrebbe meno se l’Oasi subisce questo taglio”. Si profilano gravissimi disagi non solo pe gli utenti, ma anche per l’intera economia della citta che vi gravità attorno. Un danno immane per una struttura che genera più di 5 mila ricoveri l’anno, su 352 posti letto disponibili, per oltre 100 mila giornate di degenza e oltre 700 impiegati, che rischia di essere fortemente ridimensionata. Il presidente Regalbuto conclude con l’amara costatazione che questa provincia si vede ogni giorno tagliare posti alla Sanità, che mettondo a rischio importati presidi per il territorio, come l’ospedale di Leonforte e il Chiello di Piazza Armerina, oltre ai disaggi del Basilotta di Nicosia, problemi legati al personale sussitono anche all’Umberto I, soprattutto nei reparti di pediatria e ginecologia, reparti delicati e sensibili. L’augurio è che il governo Regionale intervenga immediatamente per evitare di creare un danno alla già precaria salute dei disabili, un servizio per tutti i cittadini e un danno economico sociale per il territorio