Stamattina le aule però sono rimaste vuote.
La Guardia di Finanza si è presentata all’Umberto I (presente anche la DIGOS) ed ha sequestrato i locali in questione.
A disporre il sequestro, operato dalle Fiamme Gialle ennesi, il Procuratore Capo della Repubblica, dott. Calogero Ferrotti, per impedire la continuazione di una occupazione di cui non si trova alcun presupposto legale.
Il nuovo Direttore Generale al momento del suo insediamento fece sgomberare i locali al quarto piano ma nulla fece per quelli al “piano 0”, che erano e sono rimasti occupati fino ad oggi dalla “Fondazione Proserpina”, che in realtà Fondazione non lo è mai stata non essendone stato riconosciuto giuridicamente lo status.
Fondata nel 2011 con lo scopo di supportare l’Università Kore di Enna, solo a fine settembre ha chiesto il riconoscimento quale Fondazione. Nel frattempo però aveva già siglato un protocollo con l’ASP nel 2014, una convenzione con la Regione Siciliana nel 2015 e a metà settembre aveva deliberato la sua trasformazione in società commerciale, ora “Fondo Proserpina S.r.L.”
A richiedere l’intervento della Procura era stato il MIUR dopo aver inutilmente diffidato la Fondazione Proserpina ad interrompere i corsi.
Anche la Prefettura sta svolgendo gli approfondimenti del caso che, da un primo riscontro, comprovano le prime risultanze investigative compiute.
Sono 4 gli iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Enna, Vladimiro Crisafulli, Giuseppe Termine (ex Commissario ASP), Giovanna Fidelio (Direttore generale ASP) ed Emanuele Cassarà (Direttore sanitario ASP) ed un ignoto, per la vicenda che riguarda il Fondo Proserpina, interfaccia italiana della Facoltà di Medicina e Professioni Mediche dell’università romena Dunarea de Jos. Le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio e invasione di edificio pubblico mentre per l’ignoto si configura il falso per soppressione relativamente al fatto che il protocollo di intesa tra la Fondazione Proserpina, mai registrata come fondazione e oggi trasformata in Fondo Proserpina srl, e l’Asp di Enna che concedeva i locali dell’Ospedale Umberto I dove si stavano svolgendo, fino al sequestro di stamani della Guardia di Finanza, i corsi di romeno, requisito indispensabile per accedere ai testi di ingresso della facoltà, non solo non è mai stato protocollato ma non si trova la copia originale. Tra i soci fondatori, del Fondo Proserpina, al centro dell’indagine, l’ex parlamentare del Pd, Mirello Crisafulli, il presidente della società che gestisce l’acqua nel capoluogo AcquaEnna, Franz Bruno, un fedelissimo di Mirello, Filippo Cancarè, presidente Provinciale della Federconsumatori, e l’ex sindaco di Centuripe, Giuseppe Arena. La società con capitale sociale di 7,700 euro, 1.950 euro ciascuno, ha nell’oggetto sociale “La promozione del diritto allo studio e la prestazione di servizi alle attività formative di qualsiasi ordine e grado”. (ANSA)
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