L’incontro di mercoledì scorso con il Papa ha dato grande impulso ai lavori e il suo invito ad uscire per andare incontro alle sofferenze del mondo è stato il filo conduttore di tutto il convegno, che ha visto dibattiti, momenti di preghiera ed eventi di vario tipo. E’ stato un momento di confronto tra prelati, laici e rappresentanti delle varie religioni. I delegati della Diocesi nicosiana, nei tavoli di lavoro hanno tenuto presente la riflessione del Papa, soprattutto rispetto al suo invito all’umiltà, alla gratuità e alla beatitudine. La delegata leonfortese, Pinella Crimì, da Firenze dice: “La Chiesa si interroga sul suo ruolo in Italia e per l’Italia, perché non si discute di un uomo astratto, ma dell’umanità concreta e della sua identità. Di grande aiuto è stata la cupola di Santa Maria del Fiore, dove il Cristo glorioso, giudice supremo, è indicato dall’angelo con il cartiglio Ecce Homo, come a dire che solo il Cristo rivela all’uomo la sua identità più profonda”. Ieri mons. Galantino ha presieduto la preghiera ecumenica e poi ci si è divisi nei gruppi di lavoro. Nel pomeriggio sono seguiti degli incontri con le diverse realtà della città di Firenze e con la sua storia. Oggi le conclusioni, da cui ripartire per un nuovo umanesimo cristiano.
Valentina La Ferrera