Nell’atto parlamentare si sottolinea che “per ogni corso di laurea sarebbero disponibili 60 posti e tra i primi iscritti si troverebbero diversi studenti che non hanno superato i test nelle università italiane”, e si ricorda altresì che “a seguito delle sollecitazioni del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, la procura della Repubblica di Enna avrebbe aperto un fascicolo, senza indagati né ipotesi di reato, con l’obiettivo di fare chiarezza sui fondamenti giuridici necessari per garantire la legittimità sia degli accordi presi tra Regione e Fondazione Proserpina, ente che ha siglato un accordo con la Regione per la concessione di strutture dell’ospedale Umberto I di Enna al fine dello svolgimento delle relative attività, che dei corsi stessi. L’11 novembre la procura di Enna – si annota ancora nell’interrogazione – ha proceduto al sequestro dei succitati locali dell’ospedale”.
I senatori Bencini e Romani hanno dunque sollecitato “tempi brevi per arrivare a fare piena chiarezza” sul caso.