“Tuttavia è una legge dai mille interrogativi: primo fra tutti, come vanno risolte le convenzioni in essere, che potrebbero esporre i Comuni a richieste risarcitorie pesantissime da parte dei gestori? – continua Bruno – In provincia i consiglieri si sono affrettati a deliberare, non potevano far altro; ma i Sindaci si sono nascosti dietro tali delibere; gli stessi Sindaci che avrebbero potuto e dovuto rescindere la convenzione, ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 19 e 38 della medesima Convezione; gli stessi Sindaci che non l’hanno impugnato l’accordo bonario tra l’ATO idrico ed Acquaenna, palesemente illegittimo, mentre sono rimasti in un assordante silenzio, come ben detto dal Sindaco Di Pietro; gli stessi Sindaci che non hanno impugnato l’atto con ricorso al TAR di Catania, tranne due Sindaci, di Troina e di Agira, Quell’atto avrebbe dovuto essere impugnato dai sigg. Sindaci che fanno gli interessi dei cittadini e non plaudire ad una delibera che esprime una posizione politica, ma che certamente, resterà lettera morta, visto e considerato che l’assessorato avrebbe dovuto già individuare gli Ambiti Territoriali, il termine era 60 giorni dal 21 agosto; visto e considerato che i Sindaci avrebbero dovuto costituire l’Assemblea Territoriale Idrica, designare un presidente dell’Assemblea, ed affidare la gestione .
Il tutto in una situazione di potenziale conflittualità con l’attuale gestore; forse solo dopo anni ed anni, la naturale scadenza dell’attuale convenzione è fra vent’ anni, si potrà avverare ciò che è stato deliberato in questi giorni.
Nel frattempo queste delibere sono servite a mettersi a posto con i cittadini, facendo credere loro che si vuole tornare alla gestione pubblica del servizio idrico!
Solo due Comuni, Nicosia e Leonforte secondo nostre notizie, hanno inserito in tali delibere un emendamento, prevedendo il percorso, di cui all’art. 12 della legge regionale 19/2015, grazie ai consiglieri rispettivamente, Luciana Spedale e Pierfrancesco Vanadia, per chiedere l’istituzione di un’apposita Commissione, al fine di verificare gli inadempimenti contrattuali di Acquaenna ed avanzare proposta di risoluzione delle convenzioni.
L’Assoconsumatori, come sempre, continuerà a seguire le vicende relative alla problematica in questione, nell’interesse dei cittadini, sottolineando ogni inadempienza da parte di coloro che affermano di fare gli interessi dei cittadini, solo a parole o con false promesse, ma mai nei fatti”.