Leonforte: Presentato il libro “Cronachette del mio paese” di Nello Sciuto

presentazione libro SciutoLeonforte. E’ stato presentato stasera, al Circolo di Compagnia, il libro di Nello Sciuto dal titolo “Cronachette del mio paese” edito da Euno edizioni di Emilio Barbera. Dopo i saluti del Presidente del Circolo, Salvatore Algozino, la lettura di uno dei racconti contenuti nel libro (“la ricompensa”), a cura della Professoressa Fina Sciuto. A seguire la relazione dello storiografo Filippo Maria Provitina che ha parlato del dialogo costruttivo che ha con Nello Sciuto, come lo scambio di idee sulla necessità di rinvigorire la rievocazioni delle proprie tradizioni. E sul volume Provitina ha espresso sincero apprezzamento “Con questi racconti mi sento a casa per la familiarità dei luoghi e dei personaggi citati, sono una vera e propria testimonianza, delle memorie di vita vissuta”, solo una la contrarietà espressa: “Del libro rimprovero la scelta del titolo per la modestia espressa”. Il coordinatore dell’evento, avv. Pasqualino Pappalardo, ha detto che l’opera di Sciuto esce in momento in cui la società perde dei valori e la politica che la rappresenta si degrada e dunque, scrivere queste cose  è segno di una profonda ricerca in un black out di valori.
Nello Sciuto ha parlato del come e del perché dei quindici racconti raccolti “Tutto è nato con la poesia “A scola è”, questo è stato il mio incipit, poi, sono stato invitato a dare testimonianza dei miei ricordi della seconda guerra mondiale al Liceo classico “Fratelli Testa” di Nicosia che, stava lavorando al volume dal titolo “La guerra tra noi” ed io ho partecipato con tre dei racconti contenuti nel libro sulle cronachette che hanno per me, un valore sacro, quasi paterno” .
Nelle sue brevi cronache, che vanno dalla tenera infanzia e monella adolescenza alla consapevole e impegnata gioventù, l’autore ha espresso in aneddoti, paradossi, buffe situazioni e ilari equivoci, cosa abbia voluto dire esser “figli del dopoguerra” ma anche “protagonisti” di una nuova rivoluzione politica e sociale che ha determinato un fermento culturale forse unico dal dopo guerra ad oggi; il tutto raccontato mantenendo la fanciulla leggerezza di chi continua a guardare al mondo con sorpresa, fiducia e onestà, come quando nel racconto “la ricompensa”, il giovane e onesto Nello, trovato a terra un portafoglio, non esitò a restituirlo al legittimo proprietario senza per questo aspettarsi una ricompensa.

Livia D’Alotto