Bisogna attivarsi, continua il Segretario Guarino, affinché le novità, previste dal suddetto decreto, trovino amministratori consapevoli delle importanti novità della riforma e preparati per la loro attuazione.
Il decreto in questione impone il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, entro il 2015, e inoltre che l’eventuale disavanzo derivante da questa operazione potrà essere spalmato fino a 30 anni e non agli originari 10 anni.
Detto decreto stabilisce altresì che, d’ora in avanti, enti pubblici e società partecipate potranno spendere, annualmente, solo se in cassa ci sarà denaro certo.
Ancora, che dovranno inserire nel bilancio annuale, e nel Documento Unico di Programmazione (DUP), la gestione annuale per cassa, nell’ambito della programmazione triennale per competenza. Così, la previsione politica dovrà essere basata sulla certezza delle entrate e delle spese.
Per la prima volta, avverte il Segretario Cisl, tutte le pubbliche amministrazioni, con il nuovo anno, dovranno adottare le stesse regole contabili e tra l’altro, elaborando bilanci consolidati, che dovranno riunire assieme, in un unico aggregato, i conti dell’ente pubblico e delle sue partecipate.
Come dire – osserva Guarino – che dovranno, ad esempio, essere compilati insieme i conti di Comuni e Ato rifiuti. E se si pensa che il debito dell’Ato Rifiuti di Enna è enorme, si parla di circa 200 milioni di Euro, il rischio dell’implosione è verosimile.
La preoccupazione della Cisl è che il collasso del sistema si traduca nel default dei Comuni della Provincia di Enna, con le inevitabili conseguenze per i cittadini, in termini di aumenti delle tasse locali, e per lavoratori degli enti e delle partecipate, il rischio vero e concreto di licenziamenti. A questo c’è da aggiungere l’azzeramento della spesa sociale e per iniziative di sviluppo, che renderà più problematico di quanto lo sia adesso il pagamento di stipendi e fornitori.
Insomma, conclude il Segretario Cisl Guarino, c’è in arrivo una rivoluzione tecnica, culturale e politica, che deve vedere gli amministratori dei comuni consapevoli che non possono più ricorrere ad artifizi contabili, i cosiddetti debiti fuori bilancio, e invece devono costruire con i cittadini un rapporto all’insegna della fedeltà contributiva e di una gestione trasparente e oculata, evitando sprechi e favoritismi.
Proprio per questo la Cisl chiede agli Enti locali della Provincia di Enna di aprire un confronto con i propri rappresentanti sindacali, per conoscere e apportare un contributo fattivo e propositivo, prima dell’approvazione degli strumenti di programmazione economico-finanziaria che ciascun organismo è chiamato ad approvare, in ordine alle attività di pianificazione e di sviluppo, in un ottica di tutela degli interessi rappresentati.