Enna: Dipendenti Camera di Commercio senza stipendio né tredicesima!

camera commercio ennaEnna. I dipendenti della Camera di Commercio di Enna fanno sapere, con una lettera,  del “bel regalo” che stanno ricevendo dalla Pubblica Amministrazione: niente stipendio di novembre e dicembre, né tredicesima.
“E così anche per il personale in quiescenza che, forse non è notorio, in Sicilia viene pagato gravando solo sui bilanci delle stesse Camere di Commercio presso le quali ha prestato la propria attività lavorativa” scrivono i dipendenti CCIAA di Enna : “Una mattina il “caro” Premier Renzi si è svegliato ed ha deciso di decurtare del 35% il diritto annuale con il quale, principalmente, le Camere di Commercio si alimentano a fronte dei servizi erogati alle imprese. Il risparmio per ogni singola impresa individuale è di circa 50 € annui, i disservizi cui va incontro si possono immaginare. Ma una politica miope, ignorante ed incompetente doveva dare un segnale alle imprese! Sorvolando sui profili di incostituzionalità per violazione degli articoli 81, 97 e 119 della nostra Costituzione, come mai non si è pensato a rendere più favorevole come agevolazioni alle imprese la esenzione dei bolli che lo Stato riscuote per ogni istanza che si deposita presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio? Già, i bolli li incassa lo Stato, quindi…La situazione della Camera di Commercio è stata più e più volte rappresentata a Regione Siciliana, Assessorato alle Attività Produttive, Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere Sicilia, Unioncamere Nazionale, sua Eccellenza il Prefetto di Enna. Orbene, il silenzio del sistema camerale è assordante, forse il Presidente di Unioncamere Nazionale, dott. Ivan Lo Bello è troppo impegnato per poter risolvere il problema con il contributo straordinario ai sensi dell’art. 3 punto 6 del regolamento del Fondo di Perequazione, per potersi occupare di noi poveri “montanari” conterranei?”