Pietraperzia. Tariffe esattoriali restano quelli del 2014. Inghippo burocratico

Cartella-esattorialeGrosse novità nel campo delle tasse comunali che vengono definite dal consiglio comunale e fanno parte integrante del bilancio comunale.

Le tariffe comunali sono: La TARI (Tassa Rifiuti), La TASI (Tassa Servizi Indivisibili), l’IMU (Imposta municipale unica, che contiene le tasse sui terreni agricoli). Il consiglio comunale ha deliberato le nuove tariffe relativamente al 2015 che poi vanno in registrazione al servizio del ministero delle finanziane che poi con una pubblicazione unica viene emanato per tutti gli enti che operano a regime di patronato i cosiddette CAF (Centri Assistenza Fiscali); Il sindaco Antonio Bevilacqua in una intervista stampa rende noto come vengono ristrutturati i tributi per il 2015.

Per la TARI (tassa rifiuti si ha una rimodulazione), che prevede esenzioni per gli emigranti residente all’estero. qui si prevede per la quota variabile un minimo di quindici euro, mentre per la quota fissa16 centesimo a mq.

Per la TASI (Tassa Servizi Indivisibili), l’IMU (Imposta municipale unica), che contiene le tasse sui terreni agricoli la quota da pagare resta quella del 2014. Il consiglio comunale aveva approvato variazione sensibili, ma per un vizio di data di pubblicazione della delibera si è arrivati fuori termine e quindi le delibere del 2015 non è stato possibile applicarla, ma si resta con il 2014; questo inghippo crea problema per il bilancio già approvato perché si avranno minori entrati.

L’amministrazione è corsa ai ripari e quindi si è aperto un diktat con il ministrerò. Il sindaco ed una delegazione del consiglio comunale sarà ricevuta al ministero dell’economia e si avrà il responso se le tariffe dovranno essere adeguati per i cittadini con valenza retroattiva. Il sindaco Antonio Bevilacqua ieri ha ufficializzato che in atto si è con le tariffe del 2014 e quindi i patronati hanno certezze.

La soluzione adottato è provvisorio anche perchè vi è di mezzo il bilancio con le minore entrate.

Giuseppe Carà