Della politica poco accorta dell’Amministrazione camerale. Basti pensare che negli anni si sono avvicendati Segretari Generali provenienti da altre camere isolane che per pochi anni di servizio, trascorsi alla Camera di Enna, nella qualifica apicale, sono andati in pensione, gravando interamente, anche per le liquidazioni, sul bilancio della Camera di Enna.
La Camera di Enna, una delle più piccole d’Italia (con solo 16 dipendenti), corrisponde al suo Segretario Generale emolumenti pari a € 237.000 circa annui, e che, invece, le somme occorrenti per gli stipendi e le pensioni ammontano in totale a € 180.000 mensili.
Pertanto il personale in quiescenza affiancato dal personale in servizio, vuole con forza affermare che il diritto alla proprie spettanze, costituzionalmente garantito e difeso, non è derogabile e non è sacrificabile sull’altare dei giochi di potere, così come già da altri colleghi, magistralmente, affermato.