Sindacati: bene sicurezza, ma no sviluppo della Provincia di Enna

I dati del Sole24Ore, che vedono il territorio ennese al 2° posto in Italia per il basso numero di reati, sono considerati dai Segretari Generali di Cgil Rita Magnano, Cisl Tommaso Guarino, Uil Vincenzo Mudaro, certamente positivi.

legalita-sicurezza-sviluppoQuesta la nota stampa dei tre esponenti sindacali provinciali: “E’ confortante sapere che l’opera messa in campo dalle forze di Polizia per rendere più alto, in questa comunità, il livello di sicurezza (oggettivo e percepito) rappresenta un fattore importante anche per lo sviluppo del territorio. Il clima favorevole, dovuto all’azione di repressione e di prevenzione anzidetta, può dare un contributo determinante all’economia del territorio.

Poiché, uno dei fattori di attrattività di investimenti , oltre ovviamente alle agevolazioni finanziarie e fiscali,da parte di imprenditori privati, è quello della sicurezza e della legalità, riteniamo che la sfida alla criminalità ed alla illegalità, che sono un freno per la competitività delle imprese e del territorio, deve continuare, coniugandola con serie politiche di sviluppo.

Purtroppo, ad un diffuso presidio del territorio e alla grande capacità investigativa degli organi di polizia, non corrisponde una forte presa di coscienza e un’adeguata concreta risposta da parte delle forze politiche del territorio stesso.

La repressione deve andare di pari passo con un lavoro di prevenzione nell’ambito della società e anche la politica in questo contesto deve fare la sua parte e trovare la capacità di far ripartire l’economia sana.

Non si può pensare allo sviluppo del territorio, al rilancio dell’economia, all’aumento
dell’occupazione e al bene comune se non si dice basta, una volta per tutte, alla mafia ed alla
illegalità.

Occorre quindi fortificare il territorio, accrescendo la sensibilizzazione e la diffusione della cultura della legalità.

Dobbiamo alimentare e far crescere la cultura della legalità, che deve diventare una garanzia di sviluppo per tutti i soggetti, sia per le imprese presenti che per quelle che verranno, per i lavoratori e anche per la società nel suo complesso”.