Agira. Tariffe rifiuti: PD dopo aver vinto elezioni non ha compiuto atti conseguenti a quello che aveva sostenuto

tari 2014Agira. Incomprensibile, ancor prima che illegittima, la “Determina” sindacale n.50 del 13/12/2013 con la quale l’ex sindaco Giunta ha approvato le tariffe 2014 per i rifiuti solidi urbani, in palese contrasto con le migliaia di sentenze emesse dai vari organi istituzionali amministrativi e tributari, le quali specificano che la determinazione delle tariffe è riservata al Consiglio comunale. In sintesi, è quanto sostiene il Comitato cittadino che contesta gli avvisi di pagamento della Tari 2014 che stanno pervenendo nelle case degli agirini. “Ricordiamo –si legge in una nota-, se qualcuno lo avesse dimenticato, che, a seguito di quella determinazione, illegittima, si tenne il 12 gennaio 2014 al Circolo degli operai una delle assemblee cittadine più affollate e partecipate che si ricordino nella storia. Qualche giorno dopo quella assemblea il Pd, di cui è segretario l’attuale sindaco, pubblicò un comunicato ufficiale nel quale specificava che non spettava al sindaco determinare le tariffe e che, conseguentemente, il sindaco di allora avrebbe dovuto annullare la determina. Essendo quelle tariffe illegittime –prosegue la nota-, come mai lo stesso Pd, dopo aver vinto elezioni, non ha compiuto gli atti dovuti conseguenti a quello che aveva sostenuto, pubblicamente, prima delle elezioni e non ha proceduto all’annullamento degli atti illegittimi approvati nella precedente amministrazione? Quale è il ruolo del gruppo di maggioranza che, a fronte della richiesta di pagamenti Tia 2011 e Tari 2014 illegittime, non ha assunto nessuna iniziativa per ripristinare la legalità? Il Consiglio comunale assumerà ancora il ruolo di cassa di risonanza al servizio dell’Amministrazione?” Infine, il Comitato ricorda “agli agirini, relativamente agli avvisi che stanno pervenendo in questi giorni, ove decidessero, nella loro autonomia, di non pagare che riceveranno successivamente l’atto, iscritto a ruolo, “notificato””. “Allorquando – specifica la nota – il cittadino riceverà l’atto notificato dovrà scegliere, entro 60 giorni dalla notifica, quale strada seguire tra: andare a pagare l’importo notificato relativo alla TARI 2014; ritenere l’atto illegittimo in quanto derivante da un atto determinato dal sindaco e non dal Consiglio comunale, come statuito con la sentenza del CGA n. 48/2009, e, conseguentemente, promuovere ricorso avverso la notifica della Serit. I cittadini che decideranno –conclude la nota – di promuovere ricorso troveranno nel Comitato tutta l’assistenza necessaria”.

Giacomo Lisacchi