I FATTI
In particolare, nella notte scorsa, gli uomini della Squadra Mobile Erea – nel corso di predisposti controlli di prevenzione nell’area del Dittaino, finalizzati al contrasto dei reati contro il patrimonio – notavano all’interno di un’area adiacente alla strada percorsa – una pluralità di scatoloni accatastati prossimi all’uscio di una abitazione ivi sedente, come se fossero sistemati per essere caricati a bordo di qualche mezzo.
I poliziotti, insospettiti dalla scena, accedevano all’interno dell’area, ed effettuavano i dovuti controlli. Nel corso del controllo, si richiedevano al proprietario dell’abitazione informazioni circa la provenienza della merce ma lo stesso, al riguardo, non forniva alcuna plausibile spiegazione in ordine al legittimo possesso della merce.
I poliziotti, pertanto, effettuavano una perquisizione all’interno dell’abitazione rinvenendo all’interno della camera da letto numerosi colli, tutti riportanti la dicitura di una ditta, della medesima specie di quelli rinvenuti all’esterno della casa.
Proprio la ditta a cui era riferibile la merce, alcuni giorni addietro aveva subito un furto nei giorni precedenti. Parte del provento di quel furto era stato recuperato grazie all’operato dei colleghi del Commissariato di P.S. di Canicattì. Gli agenti, pertanto, contattavano il titolare della ditta che sopraggiungeva, riconoscendo la corrispondenza tra la merce sottratta e quella rinvenuta dai poliziotti ennesi.
Gli investigatori ennesi, pertanto, denunciavano il valguarnerese per il reato di ricettazione di materiale di cancelleria, deferendolo all’Autorità Giudiziaria procedente, la Procura della Repubblica di Enna.