Arena fa anche parte del collegio di difesa della Proserpina nella causa civile che vede la Srl contrapposta al Ministero dell’Istruzione, il quale, tramite l’avvocatura dello Stato distrettuale, chiede al Tribunale di Caltanissetta di bloccare i corsi (causa che si discuterà a gennaio). Secondo la Procura, la presunta truffa agli studenti, che si sono iscritti all’estensione didattica “in aula remota” dell’Università romena, si configurerebbe per via del fatto che il titolo di studio non sarebbe riconosciuto in Italia. La “matassa” è abbastanza controversa, perché hanno sempre sostenuto che è tutto in regola, considerato che la Romania fa parte dell’ Unione Europea e che dunque, in base ai trattati, non vi è alcun divieto alla creazione di un’estensione dei loro corsi in Italia. Di tutt’ altro avviso è invece la Procura, secondo cui sarebbe stato commesso un raggiro, per cui i ragazzi vengono individuati come “persona offesa”, al pari di altri enti.