A Colianni abbiamo chiesto:
Come è nata l’idea del libretto? “Parlare di famiglia oggi è molto difficile. E’ una tematica che spesse volte si ha la presunzione di sapere bene. Il libretto non ha la presunzione di descrivere la famiglia ideale o insegnare comportamenti. Nasce dall’esperienza fatta grazie alla mia professione di medico, che mi ha consentito di essere a contatto con numerose famiglie, e dalla mia militanza nei Centri Ascolto Giovanili presso le scuole”.
La famiglia è un vero valore? “Secondo un’indagine svolta nei primi anni ’90, la famiglia è stato il valore preferito dai giovani intervistati e questo dato si conferma ancora oggi. Oggi, però, sembra attaccata da diverse forme di modernità che mirano a destabilizzarla. Il suo ruolo, come da sempre è avvenuto, è quello della formazione primaria dei figli. Da aggiungere a questo anche l’importante ruolo dei nonni che, con il loro carico di saggezza e disponibilità, aiutano i loro figli nel delicato e importante compito di crescere i figli. Ho usato il termine “aiutare” perché il loro compito è solo d’appoggio e non primario alla educazione dei nipoti”.
E nel caso in cui il compito educativo è affidato ad uno solo dei genitori? “In questo caso le famiglia necessita dell’aiuto di altre istituzioni per non correre il rischio della emarginazione. Da qui la nascita del disagio vero e proprio che sfocia nel disastro familiare”.
Ad aggravare la condizione di disagio è anche la mancanza di lavoro? “Purtroppo sì. Quando i soldi dell’affitto non bastano o quando si è costretti a rivolgersi ad altri per pagare bollette o si hanno dei neonati ai quali non si può comprare il latte o si preferisce mangiare meno pur di comprare medicine o pagare onorari per consulenze sanitarie o non poter mettere in condizioni sociali i propri figli specie nell’ambiente scolastico e tant’altro, allora tutto può passare nella mente di chi sente la responsabilità della famiglia sulle proprie spalle. A tal proposito, conosco personalmente famiglie che si sono rivolte al microcredito della nostra Diocesi per l’acquisto anche di libri scolastici”.
Giacomo Lisacchi