Rifiuti. Enna: ex consigliere provinciale si rivolge alla Commissione Antimafia

Regalbuto giuseppe“E’ preoccupante il silenzio che regna attorno alla gestione del servizio dei rifiuti in provincia di Enna, non attuando concretamente una gestione efficiente ed economicamente sostenibile, tutto questo penalizza i comuni e i cittadini”.
Ha dichiararlo è l’ ex consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto che chiederà presto un’audizione al presidente regionale della Commissione Antimafia On. Nello Musumeci per evidenziare alcune “criticità” che contraddistinguono l’attuale gestione dei rifiuti in provincia di Enna.
Regalbuto chiederà anche l’ audizione dell’attuale Collegio di Liquidazione e dei vertici della società.
“La gestione del servizio dei rifiuti in provincia di Enna registra ogni giorno numerose anomalie e costi che aumentano – ha detto Giuseppe Regalbuto – attualmente nonostante i buoni propositi dei sindaci che però non esercitano nessuno controllo sulla società, visionando personalmente il sito istituzionale dell’ Ato dove ho assunto alcuni dati ed altri non sono accessibili, è corretto sapere per esempio che nessuna decisione definitiva è stata assunta per lo spostamento della sede amministrativa quando esiste la concreta possibilità di ubicare gli uffici amministrativi presso strutture pubbliche o presso l’ area di Dittaino e risparmiare così sull’ affitto di sette appartamenti per un costo complessivo di 60.000,00 euro all’ anno, sul versante dei carburanti utilizzati per i mezzi non è stato individuato un fornitore unico pertanto si registrano prezzi non concorrenziali forniti dai singoli distributori, sempre sul versante dei mezzi – continua Regalbuto – nonostante l’ Ato abbia di proprietà dei mezzi fermi, vengono continuamente noleggiati dei mezzi privati tenuto conto forse dell’ eccessivo costo della riparazione, su questa vicenda chiederò l’ audizione dei responsabili incaricati i quali devono motivare la convenienza e l’ opportunità di queste scelte gestionali.”.
La critica dell’ ex consigliere riguarda anche la “strana” percentuale registrata per la raccolta dei rifiuti in provincia.
“La situazione dei rifiuti è sfuggita ormai dal controllo dei sindaci, è emblematico – continua Regalbuto – come la discarica di Cozzo Vuturo non sia funzionate, l’impianto di Gagliano non attivato, i centri di raccolta comunali in parte non operativi, tutto questo determina purtroppo la scientifica necessità di conferire i rifiuti in modo indifferenziato nelle discariche private con aggravio di costi e a discapito della raccolta differenziata che spesso inizia in modo sperimentare e dopo viene interrotta”.
L’ex consigliere provinciale non risparmia neanche alcune considerazioni sui dipendenti della struttura.
“E’ giusto garantire il lavoro a tutti gli operatori ecologici sui quali grava il servizio – ha detto Regalbuto – mi risulta comunque che le recenti progressioni di livello contro le disposizioni della legge 9/2010 non riguardano operatori ecologici bensì soggetti con livelli contrattuali più alti, sulla posizione di alcuni dipendenti sarebbe opportuno anche verificare la loro posizione lavorativa tenuto conto della possibilità di eventuali conflitti d’ interesse e posizioni “particolari”, pertanto – continua Giuseppe Regalbuto – chiederò di verificare se sia stato attuato il piano dell’ anticorruzione che prevede la rotazione dei soggetti potenzialmente vulnerabili a casi di corruzione e le procedure di gara e trasparenza adottate, mi risulta inoltre – conclude Regalbuto – che nonostante gli appelli ad una gestione più razionale del personale ancora oggi si procede all’ aumento di posizioni contrattuali e vengono retribuite e garantite posizioni di lavoratori con funzioni di coordinamento che operano presso un noto comune dell’ ennese incompatibili con il loro livello e mansioni, alla luce di queste considerazione ritengo doveroso informare il presidente della commissione Regionale Antimafia Musumeci per adottare tutte le azioni volte a garantire una gestione priva di stranezze gestionali”.