É proprio il procuratore Calogero Ferrotti che rompendo la consueta discrezione che ha caratterizzato la sua carriera, dice agli ospiti che affollano l’auditorium Falcone e Borsellino al palazzo di giustizia, come prima affermazione: “avverto, innanzi tutto, l’imperativo morale di rivolgere un deferente saluto a S.E. il Prefetto di Isernia, Fernando Guida, il quale alla vigilia di Natale, è stato improvvisamente trasferito dalla Prefettura di Enna, da quel giorno rimasta sede vacante. In questa sala la sua poltrona vuota, con il suo nome e la coccarda tricolore, vuole rappresentare l’assordante metafora di un evento così inaspettato e traumatico. Difatti, l’allontanamento del Prefetto Guida, rappresenta un vero sfregio al tessuto vivo di questo territorio. Egli, fin dal suo insediamento aveva dato l’immagine autorevole della presenza dello Stato, in una terra difficile. In appena due anni ha dimostrato, con i fatti, di avere grande attenzione per la promozione di questa provincia, per il recupero dei suoi beni culturali e, soprattutto, per la convinta affermazione dei principi di legalità. Al radicamento di questi principi basilari, alcune forze, da tempo, si dimostrano invece indifferenti, se non addirittura avverse”.
Il dott. Ferroti ha concluso rivolgendo un sincero augurio di buon lavoro al nuovo Procuratore dr.Massimo Francesco Palmeri ed ai giovani colleghi magistrati Stefania Leonte, Francesco Lo Gerfo e Giovanni Romano, definendoli un sicuro arricchimento per la Procura ennese: “Essi rappresentano il suo futuro e le premesse ci sono tutte.
Ha anche annunciato l’istituzione di un premio annuale per gli alunni meritevoli delle scuole medie, sui temi della legalità e del senso civico, per onorare la memoria del dott.Giovanni Salerno, cancelliere recentemente scomparso, figura di elevate virtù morali e di forte attaccamento alle istituzioni, rimasto un esempio per tutti.
A fine commiato una frase del grande filosofo Emanuel Kant, che scrisse alcuni secoli addietro e che è rimasta scolpita nella mente del dott. Ferrotti, quando era nei banche del liceo: “il cielo stellato sopra di me è la legge morale in me”.
Ascolta la registrazione sonora della parte iniziale del dott.Calogero Ferrotti