Enna. Soppressione Sì, soppressione No. E’ancora a rischio la Prefettura

prefettura ennaDopo la partenza, alla volta di Isernia, del prefetto Fernando Guida, gli uffici del territorio della Prefettura di Enna sono retti dal vice prefetto vicario. Molti si chiedono, da diversi giorni, i motivi della non avvenuta nomina del nuovo titolare nella seduta del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre scorso, così come è avvenuto per le altre sedi (con esclusione di Sondrio, Fermo, Rovigo, Vercelli, ed Enna), interessati alla movimentazione. Le voci si rincorrono e dopo quasi un mese di assordante silenzio da parte del CdM e del ministro dell’interno, Angelino Alfano, nostro corregionale, sembra che il disegno del Governo sia quello di abolire solo 8 Prefetture delle originarie 23, secondo quanto è trapelato dalle stanze del potere romano. Un nuovo “pacchetto” quindi, più ristretto, con il salvataggio di Isernia (22mila abitanti il capoluogo e 88mila tutta la provincia), così come annunciato dal prefetto Guida in occasione del suo discorso d’insediamento nella nuova sede molisana. Il pericolo di soppressione o di accorpamento che dir si voglia è sulla bocca di tutti. Il sindaco Maurizio Dipietro ha allertato la “cabina di regia”, già istituita nei mesi scorsi, “per discutere e tenere alta l’attenzione riguardante la Prefettura”. L’On. Maria Greco ha già fissato un incontro con il ministro Alfano “per saperne di più sulla vicenda e fare chiarezza sulla paventata soppressione” (n.d.r.: piacerebbe la registrazione audio dell’incontro). Il dilemma, soppressione Sì, soppressione No, non potrà durare ancora per mesi, si saprà presto la sorte delle 8 prefetture candidate ad essere cancellate.

Enna Prefetto RoggesNei quasi novant’anni di Enna capoluogo di provincia si sono succeduti 40 Prefetti. La permanenza in città dei titolari dell’ex Regia Prefettura e dell’attuale Ufficio Territoriale del Governo, è stata in media poco più di due anni, con qualche eccezione. Il primo prefetto, Giuseppe Rogges (nella foto), nominato il 13 dicembre 1926, insediatosi nei locali del provvisorio Palazzo del Governo, sito in piazza San Marco, ribattezzata Piazza VI dicembre, si fermò ad Enna per 3 anni e 8 mesi. Il 22 febbraio 1937 morì in Prefettura, per un improvviso malore, mentre si trovava a lavoro seduto nella sua scrivania, Ascanio Marca, prefetto dal 14 settembre 1934, che si adoperò per la bonifica del Lago di Pergusa e per la costruzione dell’omonimo Villaggio rurale, inaugurato da Benito Mussolini nell’agosto del 1937. Un flash è stata la permanenza del prefetto Antonio Dessina, che, insediatosi il 18 agosto 1943, lasciò la carica il 22 novembre dello stesso anno, dopo appena 3 mesi, forse perché richiamato nell’esercito durante la seconda guerra mondiale. Il 10° prefetto, Ferruccio Bruno, rimase in carica dal 23 novembre 1943 al 28 febbraio 1946. Dopo il mandato, rimase ad Enna per esercitare l’attività forense. Sposò una nobildonna della famiglia dei Grimaldi e fissò la sua residenza nella città degli Erei. Dal 1946 al 1952 e 1956-58 tra le amministrazioni comunali capeggiate dal sindaco Paolo Savoca, s’instaurò un “conflitto di competenze” con i prefetti Micali, Tedesco e Sganga per “divergenze” di carattere tecnico-amministrativo. Si era nel periodo quando le delibere di Giunta Municipale e di Consiglio Comunale venivano “vistate” dall’apposita Commissione presieduta dal prefetto o da un funzionario delegato. I prefetti che mantennero più degli altri l’alta carica – 6 anni, un mese e 17 giorni – sono stati, ex equo, Guido Saladino e Giorgio Milone. Dieci anni fa, nel 2005, venne nominato il primo prefetto donna, Carmela Elda Floreno, seguito, nel 2009, da Giuliana Perrotta e da Clara Minerva che si insediò nel 2011, passando il testimone a Fernando Guida il 29 dicembre 2013.

Salvatore Presti



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