In questi giorni si è fatta strada la voce di un consiglio dei ministri convocato per venerdì 22 quando nell’agenda ci sarà la discussione sul riconoscimento di una serie di stati d’emergenza e tra questi pare poter trovare posto Enna.
Se, qual’ora dovesse essere discusso, ad Enna verrà concesso il finanziamento che permetterebbe la ricostruzione del tratto di strada franato oltre alla messa in sicurezza di tutto il versante dove già ad inizio gennaio sono stati investiti trenta mila euro concessi dalla protezione civile regionale per bonificare le pendici ed avere così un quadro più dettagliato sullo stato di sicurezza della zona.
Sin dalle fasi immediatamente successive al crollo si è attivata la macchina organizzativa – lasciando attivato il Centro operativo comunale – che ha permesso in tempi celeri di mettere in sicurezza l’area, far rientrare a casa le famiglie sfollate ed iniziare la fase progettuale (con il prezioso e decisivo impegno dell’università Kore di Enna) adesso completata ed in attesa che possa arrivare dal governo nazionale il finanziamento che permetterà di affidare i lavori che, è stato più volte ribadito in tono di rassicurazione, non saranno biblici proprio perchè c’è la consapevolezza dell’importanza che ha questa strada per il capoluogo.