A Leonforte si cambia verso … adesione coalizione Sinatra a PD

A Leonforte si cambia verso … con l’adesione della coalizione Sinatra al Partito Democratico
“Gli opposti si attraggono o nun ti pigghia cu nun ti rassumighia?”

renzi-cambia-versoNon si finisce di cambiare verso a Leonforte. Una serie di colpi di scena hanno animato gli animi nella seduta del consiglio comunale di stasera facendolo culminare in un vero e proprio Big Bang.
Ad aprire le danze proprio il Partito Democratico che ha, con una nota, reso noto le dimissioni dalle cariche di presidente vicepresidente delle commissioni consiliari da parte del gruppo consiliare PD.
A dare lettura della nota e a motivarla il consigliere Grillo “E’ una scelta politica questa. In considerazione dell’immobilismo amministrativo e politico che ha caratterizzato la città negli ultimi tempi e non render servizio alla crescita città, il gruppo consiliare Pd in accordo con la segreteria politica, oggi, rinuncia alla propria presidenza e vice presidente al fine di aprire un vero dibattito politico e istituzionale che possa portare a un rilancio della nostra comunità vittima di una frammentazione e confusione politica. Il Pd sin dall’insediamento nel 2013 si è posta in maniera responsabile a sostegno della città senza mai fare un’opposizione fine a se stessa ma sempre guardando a ciò che era bene approvare per la nostra comunità, abbiamo messo a disposizione tutte le risorse politiche individuali riconducibili a Pd, impegnandoci a offrire idee e azioni concrete. Abbiamo vigilato sul consiglio comunale , siamo stati sempre propositivi re partecipi, mantenendo spesso il numero legale soprattutto su atti vitali di vitale importanza per questo ente. E perché riconosciamo ruoli istituzionali a prescindere da chi li ricopre in quel momento. Con questo spirito siamo rimasti a presiedere le commissioni. Nonostante la difficoltà legata spesso alla superficialità che purtroppo hanno talvolta caratterizzato alcuni atteggiamenti da parte di chi oggi in consiglio comunale rappresenta solo se stesso. D’altro canto, al nostro impegno purtroppo non è corrisposto un aperto e leale riconoscimento del ruolo centrale del Pd in questo cc. Oltre a questo, per quanto riguarda ai temi di interesse generale, sarebbe stato opportuno e doveroso un coinvolgimento politico per scelte più efficaci; anche il nostro partito non è esente da colpe essendosi abbandonato troppo spesso sull’onda nazionale e regionale a correntisti sfrenati, personalismi e protagonismi a tutti i costi, e non riconoscere ormai nessun ruolo istituzionale e politico, lasciando alla città un senso di confusione”. E ancora “ Il nuovismo imperante a Leonforte ha travolto la politica di sospetti e contrapposizioni. La conseguenza è stata che da un lato vengono ignorate le esigenze del territorio dall’altro viene lasciato solo chi ha ruoli di partito ed è all’interno delle istituzioni”. Infine “Ci aspettiamo questa azione di respiro e apertura politica venga sposata da chiunque pensi e dichiari di riconoscersi nei valori del partito democratico senza strumentalizzazioni di nessun genere. Oggi dunque come il Pd sta anteponendo l’interesse collettivo politoci sta anteponendo l’importanza di un rilancio del partito alla frammentazione politica, auspichiamo che altri siano disposti ad altrettanto”.
La risposta del Sindaco Francesco Sinatra è stata altrettanto sorprendente con la lettura di un documento sottoscritto da amministratori, consiglieri dell’Arca e gruppo big bang, che, a detta dello stesso Sinatra “va nella direzione a cui tutti auspichiamo per il NOSTRO PARTITO DEMOCRATICO se mi consentite”.
Questo il documento: “Il Megafono, l’ Arca, il Movimento Uno Vale Uno facenti parte della coalizione che ha sostenuto la candidatura del sindaco alle precedenti elezioni, unitamente al gruppo politico Big Bang, condividono l’esigenza di avviare un unico percorso politico-amministrativo nell’interesse della collettività che porti all’aggregazione di tutte le forze che si riconoscono nell’area del Partito Democratico.
Le forze che hanno deciso di iniziare questo percorso politico unitamente a tutto il Partito Democratico di Leonforte, di cui il gruppo politico e consiliare Big Bang ne è già a tutti gli effetti una componente, auspicando quanto prima un confronto costruttivo con l’intera compagine del partito stesso.
Proprio in questo particolare momento politico che vede il Partito Democratico cittadino e provinciale impegnato in una profonda fase di ricostruzione e rinnovamento appare più che mai necessario mettere fine alla frammentazione politica che ha danneggiato, in questi anni, la nostra città, partecipando così attivamente alla costruzione di un nuovo partito che sia realmente in grado di divenire classe dirigente.
Condividendo quanto richiesto dal movimento Big Bang, i movimenti a sostegno dell’ amministrazione e la giunta comunale che per formazione, convinzione e valori si riconoscono nel centro-sinistra, rinunciando a qualsiasi logica personalistica o di parte per costruire insieme un nuovo progetto politico in cui al centro sia Leonforte ed i cittadini, aderiranno al Partito Democratico senza condizioni o garanzie pregiudiziali e mettendo fine alla frammentazione politica che, in questi anni, ha danneggiato la nostra comunità. Si apre una stagione nuova con l’impegno di tutti e di ciascuno nel nome del bene comune”.
La risposta del consigliere Ghirlanda (Progettare Futuro) è stato un vero e proprio augurio per “la famiglia che si è allargata di nuovo” e ha affermato “A questo punto, capisco per quale motivo per più di 3 mesi, nonostante erano tutti in minoranza, la mozione di sfiducia, non l’ha voluta firmare nessuno, ora è tutto sereno e spero si continui con questa chiarezza da qui in avanti. Crescete e moltiplicatevi”. La mozione di sfiducia a firma dei CC Ghirlanda, Vanadia, Trecarichi e Smario è stata depositata l’1 dicembre 2015 e comunicata in sede di consiglio il 29 dicembre.
Trecarichi ha posto una domanda amletica: “Ma c’è un partito democratico 1, e un partito democratico 2 o è un unico partito democratico?”.
Di Naso (Pd) ha chiarito ulteriormente la posizione del Pd “ Noi come partito siamo stanchi di quell’immobilismo che si è creato non solo a livello locale ma anche provinciale. Il commissariamento del partito ha fatto si che tutta la politica ennese quanto meno ha taciuto su diverse problematiche grosse che hanno colpito anche il nostro territorio anche in maniera devastante: ospedale, forestali, formazione. Con questo silenzio assordante non è si è creato nulla, siamo commissariati e non si parla altro che di renziani contro renziani. La nostra visione politica non a nulla a che vedere con la visione amministrativa, noi stiamo puntando per mettere al centro dell’attenzione un partito e costruire un partito che possa avere linfa nuova per poter governare il futuro della nostra cittadina. Noi non possiamo essere nello scenario provinciale e regionale quelli che sono pro o contro il “cacicco di turno”, ma per tutelare il nostro territorio e i nostri cittadini”.

Ultima sorpresa del consiglio: i documenti delle rispettive parti politiche di cui è stata data lettura, non sarebbero stati il frutto di un accordo tra le parti interessate quanto di una spontanea “empatia” avente come scopo comune il “bene comune” della collettività.

Livia D’Alotto