“Immagina Regalbuto” è il progetto del movimento Regalbuto Riparte

Immagina Regalbuto“Vogliamo creare uno spazio per parlare e progettare il futuro della nostra città”. In sintesi è il documento pubblicato dal movimento “Regalbuto Riparte” con il quale gli aderenti si propongono di discutere e disegnare il futuro di Regalbuto. “Essere cittadini oggi – si legge nel documento – non è solo farsi amministrare, farsi governare, ma è un pensare collettivo, forse è questa la nuova frontiera della partecipazione. Sentire la responsabilità del futuro, del futuro di lavoro e impresa, della città, della salute e della scienza, del turismo e delle industrie creative, della cultura e della diffusione dei saperi, cibo, nutrizione, cultura digitale e tanto altro ancora. Ce n’è da fare per tutti, in un tempo che non vuole più delegare, che ha coscienza di cosa significhi cittadinanza. A questo bisogno di consapevolezza collettiva – scrivono dal movimento – c’è il rischio che si risponda con il ritorno al passato come luogo delle sicurezze, con un ritorno della fede nell’irrazionale anziché nello sforzo di pensare e conoscere proprio dell’uomo, facendo scendere la saracinesca del buio sul nostro futuro, sulla fiducia nell’uomo e nella ragione”. “Per noi è importante il futuro di Regalbuto ma è altrettanto essenziale immaginare il futuro dell’intero territorio dell’ex provincia di Enna ogni giorno di più spogliata di pezzi importanti per la vita sociale e politica del territorio, perché in esso vi è lo stesso futuro dei nostri figli ai quali un giorno dobbiamo rispondere sulle nostre azioni – ci dice il segretario del movimento Gaetano Messina – Il nostro progetto si chiama appunto “Immagina Regalbuto” ed è su questo progetto che vogliamo coinvolgere la più larga parte dei nostri concittadini di Regalbuto e non solo. Inizieremo ad incontrare sindaci del territorio,amministratori, artigiani,commercianti, sindacati per parlare con loro su come immaginare la Regalbuto del futuro. Ma è con la gente comune che vogliamo discutere perché da loro e dai loro vissuti quotidiani si possono apprendere quali sono i veri problemi che frenano lo sviluppo e il futuro della città”.

Agostino Vitale