Il palazzo del Governatore monumentale edificio di interesse sia storico che architettonico fa da cornice alla piazza del Carmine dalla quale parte la processione del Venerdì Santo di “Lu Signuri di li Fasci”.
Di notevole interesse la balconata angolare sorretta da mensoloni rappresentanti allegorie della vita dell’epoca. In origine era la sede del governatore, personaggio di fiducia del principe, che aveva la funzione di amministrare in assenza del signore. L’ingresso è composto da un ampio vestibolo con voltine a crociera, sorretto al centro da due colonne in pietra, oggi diviso da un muro in seguito alle varie frammentazioni subite dall’edificio, ma ancora è leggibile l’architettura originaria.
Il palazzo era diventato proprietà privata; ma data la sua dimensione tipicamente ed altamente medievale, con innesti rinascimentali e barocchi fu comprato dal comune.
L’assessorato ai Beni Culturali fece un finanziamento di 800 milioni; il finanziamento si perdette perché le amministrazioni che defenestrano Palascino dal Comune, non presentarono il progetto esecutivo e quindi si perdette un finanziamento che avrebbe dato splendore a questo gioiello che è il monumento più singolare del centro storico.
Giuseppe Carà