“Non è più tollerabile questo stato dei fatti, credo che il sistema non sia più riformabile e l’auspicio è che l’assemblea dei sindaci prenda una decisione, anche drastica, per chiudere questa brutta pagina per l’amministrazione pubblica provinciale” ha detto furente Dipietro secondo cui, ad oggi, l’unica soluzione è quella di portare i libri in Tribunale.
Per il sindaco del capoluogo non ci sono soluzioni diverse tenuto conto che a Misterbianco giovedì la discarica è stata chiusa in attesa di ricevere il pagamento per circa 4 milioni e mezzo, non ci sono soldi per il carburante da mettere nei mezzi, la Morgan’s non vuole conferiti i rifiuti della differenziata senza soldi oltre agli amministrativi che ieri sono tornati al lavoro ma restano vigili in questo quadro di difficile situazione.
Per Dipietro il processo non è più governato ed anche altri sindaci della provincia iniziano a preoccuparsi.
Ieri mattina alcuni operatori ecologici hanno confermato che a loro è stato assicurato il pagamento intero delle spettanze anche se l’accordo trovato in Prefettura giovedì prevede modalità diverse e su questa linea pare stia lavorando il commissario Amato. La sensazione di molti dipendenti è che tra Collegio di liquidazione dell’Ato ed il commissario non ci sia sintonia ed è anche per questo che ne chiedono le dimissioni. Il tutto adesso in attesa di sapere quali effetti produrrà l’iniziativa del sindaco Dipietro che potrebbe trovare concordi anche altri sindaci mentre dietro l’angolo resta vivo lo spettro dell’applicazione della “legge 191” che consente ai sindaci di ricorrere a forme temporanee di gestione dei rifiuti in caso di possibili emergenze di natura sanitaria con la conseguenza di produrre numerosi licenziamenti.
William Savoca per il quotidiano La Sicilia