In ordine al PRG parlano da soli i 25 anni trascorsi da quando il Consiglio comunale diede l’incarico di redigerlo e i 2 anni trascorsi da quando è stata approvata in via definitiva la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), propedeutica all’approvazione del Piano stesso da parte dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente.
Ciò premesso, sembrerebbe che finalmente siano stati risolti i passaggi burocratici che bloccavano da tempo il PRG all’Assessorato regionale, che finalmente potrà arrivare in Consiglio. Il Piano Regolatore, infatti, è uno strumento del Consiglio comunale, al quale l’Amministrazione con una proposta di delibera, vuole semplicemente relazionare la situazione ad oggi e tutto il lavoro già svolto dai consigli comunali precedenti, per accelerare il più possibile i tempi dei lavori e pervenirne all’adozione al più presto.
In linea di massima dovrebbe confermarsi il Piano originario così come risulta dallo schema di massima, approvato nel 1993 – le cui linee guida, secondo l’Assessore Giovanni Contino, non sarebbero superate, ma ancora attuali – corredato da tutti i pareri necessari (compreso quello del Genio Civile), aggiornato con i riferimenti normativi più recenti e con tutte quelle delibere che hanno riguardato l’approvazione di varianti in Consiglio comunale (come quella relativa al Campus universitario, alla Chiesa di Santa Lucia o al Parco Urbano di Enna Bassa).
L’approvazione da parte del Consiglio comunale sarà seguita dalla fase in cui i cittadini potranno proporre le loro osservazioni, le quali accompagneranno il Piano da trasmettere all’Assessorato regionale per l’approvazione definitiva.
In ordine ai finanziamenti relativi allo stato d’emergenza, doverosi i ringraziamenti da parte del Sindaco agli attori di questa vicenda che hanno contribuito, con un’azione sinergica, al perseguimento del risultato in tempi brevissimi: la Protezione Civile nazionale e regionale anzitutto, i tecnici comunali, l’Università Kore e le forze politiche che si sono prodigate nelle sedi istituzionali.
Anche in questo caso, tuttavia, sarà ora la Regione Siciliana – attraverso un soggetto attuatore – a stabilire come ripartire i circa 23 milioni e 800 mila euro che saranno intanto anticipati dalla Regione, per far fronte alle prime emergenze delle province di Enna, Catania e Messina, colpite dagli eventi meteorici ed alluvionali verificatisi dall’8 settembre al 3 novembre 2015.
Tre sarebbero gli interventi che si spera di finanziare: la ricostruzione del Viale Caterina Savoca, la ricostruzione della S.p. 28 “Panoramica Casina Bianca” (il finanziamento residuo del progetto già approntato dalla Provincia) e l’intervento di messa in sicurezza delle pendici a rischio di frana della S.p. 51 “Panoramica Lombardia” detta di “San Calogero”. Il responsabile della Protezione civile comunale ha illustrato nei particolari i tre progetti, precisando che sono già tutti pronti per essere appaltati.
Loredana Latragna