Lo dichiarano in una nota i legali della Fondazione, i professori Luca Pedullà e Giacomo Gargano, annunciando di aver già da tempo “presentato ricorso al TAR per l’annullamento del provvedimento prefettizio”.
“Va precisato che dinanzi ad atti palesemente illegittimi, gli organi della Fondazione hanno ritenuto di avere come unico interlocutore l’Autorità Giudiziaria. Siffatto atteggiamento, aderente ai principi di legalità, è stato premiato proprio dalle pronunce giudiziarie che, fino ad oggi, hanno sempre riconosciuto la piena regolarità degli atti compiuti. Ed è con questo stesso spirito – continuano i legali – che ci affidiamo al giudizio del TAR Catania che, siamo certi, sarà unicamente fondato sul confronto di posizioni giuridiche e null’altro”.
Secondo i legali “le polemiche giornalistiche non possono nascondere la realtà giuridica dei fatti: si è parlato di interventi tesi a impedire il commissariamento di un Ente che si trovava in crisi patrimoniale ma ciò non è affatto vero! Il provvedimento di commissariamento è stato tempestivamente impugnato e della sua illegittimità sono state offerte solide ragioni, per cui si è consapevoli che nulla potrà scalfire la realtà di un provvedimento che è stato adottato in violazione di legge, quindi illegittimo e da annullare, e che, purtroppo, ha pesato e pesa ancora oggi negativamente sull’immagine dell’Università”.
“Tutto il territorio ennese – concludono i legali – è ben consapevole delle numerose attività prestate con continuità e ancora oggi dalla Fondazione Kore e attende fiducioso che la magistratura amministrativa possa vanificare gli effetti di un vero e proprio atto di confisca ai danni di un soggetto privato”.