Le difficoltà dell’Oasi Maria SS sono anche di origine politica

troina oasiTroina. Rileggendo il rapporto di ricerca “Sociological and economic change in the peasant society of Troina” di Clifford J. Jansen e di Anton J. Jansen, pubblicato nel 1992 negli Stati Uniti mi sono soffermato su alcune annotazioni riguardanti padre Luigi Ferlauto e l’Oasi Maria. In una di queste annotazioni i due ricercatori rilevano che “the biggest speculation made about him is “what will happen when he retires or dies” (he was 69 in 1990) since for these years, it was always he who made decisions, negotiated subsidies, started new projects etc.”. Tradotte in lingua italiana, queste parole vogliono dire che la più grande domanda che i troinesi si ponevano allora, e alla quale non hanno trovato ancora una risposta, è cosa accadrà dopo di lui. I due Jansen facevano osservare che, nel corso degli anni, il presidente dell’Oasi Maria SS aveva mostrato una notevole abilità a cercare la sua strada negli intricati corridoi della politica siciliana. L’Oasi Maria SS aveva un forte peso politico. Oggi l’Oasi Maria SS, per ottenere il riconoscimento dalla Regione Siciliana le funzioni assistenziali erogate ai ricoverati e alle loro famiglie nel triennio 2013/2015, ha chiesto solidarietà alle istituzioni locali e ha fatto ricorso alla mobilitazione dei suoi dipendenti di concerto con le organizzazioni sindacali. Il risultato di questa mobilitazione, che ha avuto il momento più significativo nella manifestazione a Palermo del 17 febbraio davanti il Palazzo d’Orleans, sede del governo regionale, è stato l’ordine del giorno presentato da cinque deputati all’Assemblea regionale siciliana per “impegnare l’assessorato regionale della famiglia delle politiche sociali e del lavoro e l’assessorato regionale della salute a stipulare una convenzione che regoli i rapporti con l’Irccs per il triennio 2016-2018 con particolare riferimento alle funzioni assistenziali erogare dall’Istituto”. Rispetto alle serie difficoltà in versa l’Oasi, che richiedono soluzioni urgenti e radicali, ci si aspettava qualcosa di più concreto. Il peso politico dell’Oasi Maria SS si è fortemente indebolito negli ultimi anni. Tutto questo è avvenuto in una fase storica caratterizzata dalle politiche neoliberiste che puntano a comprimere la spesa sanitaria e a smantellare le tutele sanitarie e sociali per i più deboli, perché ritenute non più sostenibili economicamente. Sono inoltre considerate come il retaggio di vecchie e superate ideologie novecentesche.

Silvano Privitera