Enna. PD: nasce il gruppo di “Rifare l’Italia”

Rifare l’Italia“Rifare l’Italia” vuole essere il luogo d’incontro di una generazione politica che ha scelto di impegnarsi nella costruzione del Partito Democratico, nella convinzione che possa e debba essere la risposta al malessere e al declino di questi anni. E’ un’iniziativa aperta a quanti vivono l’impegno politico come frontiera quotidiana di innovazione e progetto: nella militanza, nei laboratori delle amministrazioni civiche, nell’associazionismo. Per dare autonomia e far emergere il punto di vista di una generazione che ha il compito di far vivere da subito una risposta alla crisi italiana ed europea, nel contesto degli enormi mutamenti sociali che stanno riplasmando il mondo in cui viviamo. Una generazione che ha la consapevolezza di dover fare in pieno la propria parte per risalire la china e vincere la crisi; che ha l’urgenza di coinvolgere intorno ad un nuovo patto di inclusione, protagonismo e cittadinanza tante energie vitali oggi mortificate da precariato edInvia emarginazione. Una generazione che vuole contribuire ad una proposta di governo che torni a dare speranza e apra una nuova fase per l’Italia.

Noi di RIFARE L’ITALIA – ENNA abbiamo voluto riprendere le parole che capeggiano sulla pagina nazionale del gruppo, perché crediamo che esse siano perfettamente aderenti alla realtà del nostro territorio. Un territorio che da tempo ha vissuto un lento spopolamento di uomini, di idee e di risorse, che oggi vive una condizione di assoluto isolamento politico sia a livello regionale che nazionale, un isolamento che porta sempre più la nostra provincia a essere classificata agli ultimi posti degli interessi in termini di sviluppo e di azioni d’investimento.

Siamo al tredicesimo posto tra le provincie con la più alta percentuale di disoccupazione. Soffriamo più degli altri territori l’assenza delle ormai ex-province e dei mai avviati consorzi dei comuni. Ai ritardi già cronici, si aggiungono le mancate azioni di programmazione e sfruttamento dei fondi comunitari, la mancanza di visione strategica di medio e lungo periodo. Soffriamo la mancanza di opere strutturali, mentre quelle poche esistenti sono ormai superate o in stato di degrado assoluto come le nostre strade che versano in condizioni pietose. Oltre alle strutture mancano le risorse economiche e tecnologiche che potrebbero consentire, quanto meno, di essere considerati una provincia con sufficienti livelli europei della qualità della vita. Dobbiamo affrontare i problemi degli ATO idrico e rifiuti e avere la capacità di indicare soluzioni risolutive, efficaci e in grado di garantire ai cittadini servizi adeguati e tariffe standard.

Come Partito Democratico, partito di maggioranza e in molti comuni unico partito presente ed organizzato sul territorio, ci dobbiamo assumere la responsabilità di non aver sempre saputo interpretare a pieno le necessità del territorio o di aver saputo trovare le soluzioni adeguate. Pur tuttavia, non ci possiamo esimere, oggi più che mai, dalla responsabilità di trovare e condividere, con tutte le forze sociali, soluzioni e idee.

SIAMO UNA PROVINCIA POVERA DI RISORSE MA NON DI IDEE, ma dobbiamo essere in grado di sviluppare azioni concrete che ci permettano di realizzare queste idee. Lo dobbiamo fare per i nostri ragazzi e ragazze, lo dobbiamo fare per noi stessi e per la responsabilità che come partito di maggioranza e di riferimento in provincia di Enna ci siamo assunti la volontà di rappresentare.

Dobbiamo riprendere con forza la nostra volontà di allargamento del territorio a nord e di aggregare nuovi comuni che si sono già espressi a favore del consorzio dei comuni dell’ennese.

Dobbiamo favorire i rapporti di collaborazione e interscambio con i territori limitrofi e in particolare quelli a sud con i comuni del Calatino.

Dobbiamo avere la capacità di fare rete tra i Sindaci delle nostre comunità e che nella maggior parte dei casi fanno riferimento al Partito Democratico per trovare soluzioni condivise e di reciproco soccorso.

Dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire che la nostra sanità non sia solo una questione di salvaguardia di posti di lavoro, ma anche di soluzioni che possano dare sicurezza ai cittadini che si trovano a utilizzare le strutture sanitarie della provincia.

Dobbiamo pensare ai nostri ragazzi e alle offerte formative che possiamo dare loro, ecco perché l’università di Enna deve rappresentare un punto di riferimento per tutti. Una realtà in grado di essere una risorsa culturale, lavorativa e economica.

DOBBIAMO TORNARE AD ESSERE UN PARTITO DI GOVERNO del territorio e non di difesa delle posizioni. Ogni risorsa, ogni esperienza, ogni singolo uomo è utili ad arricchire il dibattito interno al partito. Bisogna attrarre nuove idee, nuove sensibilità, nella visione comune dei valori e dei principi fondanti del Partito Democratico, che non può essere considerato da parte di nessuno una proprietà esclusiva ma neanche un partito scalabile con azioni di forza di qualsiasi tipo.

Come gruppo di Rifare l’Italia all’interno del partito democratico abbiamo avviato la nostra proposta di riorganizzazione del partito anche attraverso la fase congressuale, consapevoli che la celebrazione di un congresso scevro da dubbi di legittimità e ricco invece di una pluralità di proposte sia da auspicare quanto prima. Certo è che la nostra voglia di cambiamento non si esaurisce con la fase congressuale, ma anzi si sviluppa anche attraverso di essa, ma soprattutto nella vita quotidiana di un partito, nella presenza costante sul territorio, nella capacità di essere punto di riferimento dei nostri elettori e in generale dei cittadini.


Comunicato stampa