Si torna a “parlare” di percorso meccanizzato da Enna bassa ad Enna alta

scala_mobileCollegare Enna alta con Enna bassa con un mezzo meccanico come ad esempio una monorotaria. Non è fantascienza né un sogno perchè dai cassetti del comune di Enna è venuto fuori un nuovo progetto di mobilità e collegamento tra la parte alta della città ed Enna bassa. Questo progetto, per la verità, non è nuovo e neanche recente perchè in passato è stato proposto da un gruppo di imprenditori ed aziende tra cui, pare, anche la Fiat. Ad ora, va detto, non ci sono passi ufficiali ma solo dei sondaggi per capire almeno se questa strada può essere percorribile. Nello scorso mese di febbraio pare anche che il sindaco abbia chiesto informazioni al ministero delle infrastrutture e dei trasporti sulle modalità di accesso ad eventuali finanziamenti.
Il progetto, infatti, è di circa 65 milioni di euro e, di questi, 35 milioni sarebbero a carico degli investitori privati. Per i restanti trenta si dovrebbe attingere dai finanziamenti nazionali o europei. Ma in cosa consiste questo progetto di mobilità? Va innanzitutto detto che è in alternativa alla scala mobile che l’attuale compagine governativa cittadina (ma non solo) ha bocciato sin dalla campagna elettorale.
L’idea sarebbe quella di una monorotaria che farebbe la spola tra Enna bassa ed Enna alta e, nello specifico, partendo nei pressi dell’ospedale “Umberto I” per arrivare in via Pergusa vicino all’edificio che ha ospitato l’ex Asen. Ma il progetto non prevede solo questo collegamento perchè è inserito all’interno di un sistema ben più ampio. Nel punto di arrivo ad Enna alta sono previste due scale mobili che, questa volta, sono di breve percorrenza e conducono una in piazza Vittorio Emanuele (San Francesco) ed un’altra verso la zona di San Tommaso.
Nel terminal di Enna bassa, invece, nascerebbe un grande posteggio multipiano per chi dovrà utilizzare il mezzo di trasporto.
Da una prima stima pare che anche il ticket sarebbe più che accessibile perchè l’idea è quella di un biglietto al costo di un euro comprensivo di posteggio.
Anche i tempi di percorrenza sarebbero abbattuti rispetto alla scala mobile perchè per andare da un capo della città ad un altro basterebbero sette minuti ed anche l’impatto con l’ambiente sarebbe assicurato. Se questo progetto vedesse la luce potrebbe certamente essere una svolta perchè andrebbe ad influire sull’aspetto della viabilità, quello occupazionale oltre che economico e, certamente, consentirebbe di limitare al massimo la presenza di mezzi nel centro storico dove, di pari passo, dovrebbe essere il rilancio del commercio con la collaborazione, però, degli stessi commercianti alcuni dei quali sono restii a qualsiasi forma di chiusura al transito veicolare.
Si vedrà, intanto, nei prossimi mesi se questo progetto, oltre ad essere stato spolverato, potrà essere anche realizzabile.

William Savoca per il quotidiano La Sicilia