“Insieme agli altri due sindaci abbiamo immaginato uno sviluppo del territorio che va al di là degli angusti confini provinciali e che passa dal confronto con le realtà metropolitane” spiega il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, aggiungendo che l’emendamento pensato “ognuno di noi lo sottoporrà ai rispettivi deputati regionali del territorio”.
L’idea è nata dalla necessità di far fronte alla sempre più forte posizione di Palermo, Catania e Messina di fronte alla nascita dei Liberi Consorzi che, a legge modificata ed approvata, avranno il coordinamento, la pianificazione, la programmazione e il controllo in materia territoriale, ambientale, di trasporti e di sviluppo economico anche se non si comprende ancora su quali risorse economiche si potrà contare.
Per meglio far fronte alle emergenze e alle difficoltà i tre sindaci hanno così pensato alla necessità di dare la possibilità ai diversi Liberi consorzi di integrarsi, per superare la penalizzazione rispetto alle città metropolitane partendo dal presupposto che occorre definire una governance ampia e forte, che dia visione e concretezza al “sistema Sicilia”.
I tre sindaci torneranno così ad incontrarsi nuovamente ed è quasi certo che l’incontro sarà allargato anche ai primi cittadini di diverse città delle ex province di Caltanissetta, Enna ed Agrigento per pianificare altre iniziative e dare vita ad un coordinamento che ponga le basi per l’attuazione di un Piano strategico di Area Vasta del centro Sicilia.