Valguarnera: al dibattito sull’Ente Parco si aggiunge pure Giuseppe Interlicchia

Il dibattito si accende. Dopo gli accorati appelli del Vice Presidente dell’Ars, di Peppe Amato di Lega Ambiente Sicilia, dell’agronomo Santi Di Fede, di Angelo Bruno, ecco un’altra voce quella di Giuseppe Interlicchia, ex candidato sindaco nel 2015 ed esponente di “Insieme per Cambiare”, che a chiare lettere spiega il suo “NO” all’uscita del Comune di Valguarnera dall’Ente Parco Floristella-Grottacalda.

Giuseppe Interlicchia[5]“Ci sono amministrazioni e consigli comunali che passano alla storia per quello che hanno dato alla nostra comunità ed altri per quello che hanno tolto.” Fare l’amministratore non significa solo percepire gettoni o stipendi, partecipare alle feste o utilizzare permessi per assentarsi dal lavoro; fare l’amministratore significa assumersi degli impegni verso la propria comunità e accettarne le conseguenze. A detta del Sindaco Draià, “il comune è risultato inadempiente perché non ha presentato, nei termini, il piano di razionalizzazione delle partecipate nel recente passato”. Non è nostra intenzione addossare colpe o esprimere giudizi di merito perché ogni amministratore deve (o dovrebbe) rispondere per i danni eventualmente prodotti durante la propria gestione. Non vogliamo neanche dilungarci sulla storia della miniera, delle tradizioni, della cultura e della sofferenza dei nostri nonni o delle famiglie perché lasciamo ad altri la prosopopea della genesi. Vogliamo invece porre delle domande o manifestare delle riflessioni. Se il piano di razionalizzazione doveva essere fatto entro il 31 marzo 2015 perché la problematica si affronta adesso a distanza di un anno? Perché nella delibera non viene manifestata apertamente la posizione della Giunta Comunale e si scarica la questione al Consiglio Comunale? Fermo restando la competenza di quest’ultimo, riteniamo che la responsabilità ricada sulla stessa Giunta Municipale che ha sollevato la problematica. Qual è il contenuto della nota della Corte dei Conti? Non prescrive obblighi perentori nei bilanci e adesso lo impone sulle partecipate? Basterebbe un minimo di esperienza amministrativa, anche condominiale, per leggere la nota e capirla. In virtù di un ordine, come mai due comuni escono ed altri rimangono? A quanto ammonta il costo di partecipazione annuale? Sarebbe giusto che i cittadini lo sapessero. Parliamo di perdite ma per un’Amministrazione Comunale che guarda al futuro, che programma a medio-lungo periodo non si dovrebbero evidenziare i vantaggi indubbi che un sito del genere è oggi in grado di generare? Ci viene il dubbio che la qualità all’interno della Giunta lasci il posto alla quantità. Quale Ente aderente al Parco Culturale “Rocca di Cerere”, Il Parco Minerario è altresì affiliato alla rete dei geoparchi europei che collabora con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’UNESCO ed è autorizzato ad utilizzare il marchio “European Geopark”. Facciamo finta che non significhi niente? Iniziamo a valorizzare le nostre risorse naturali: percorsi in bicicletta e a piedi, punti ristoro (il Parco Ronza è chiuso da un po’), assemblee, rappresentazioni e mostre (Palazzo Pennisi), gite scolastiche, festa del Primo Maggio, escursioni (gruppi SCOUT locali e non) , tranquillità e relax. Pure un bambino capirebbe che questo non è barattabile per qualche migliaio di euro, si facciano i tagli lì dove è possibile: spreco d’illuminazione, spese legali, riduzione indennità (ahimè la tasca per qualcuno non si tocca), spese telefoniche e così via. Una soluzione tra tante? Finiamo di utilizzare il sottogoverno Floristella per accontentare il prossimo e proponiamo gente valida e titolata all’interno del Consiglio di Amministrazione, in grado di ricercare le migliori forme di valorizzazione turistica.

Insieme Per Cambiare