L’Associazione antiracket di Troina si costituisce parte civile nel processo penale per mafia “Discovery”

L’Associazione antiracket di Troina si costituisce parte civile nel processo penale per mafia “discovery” e lancia l’appello all’unità nella lotta all’aggressione mafiosa


Gaetano CataniaL’Associazione antiracket e antiusura di Troina si costituisce parte civile nel procedimento penale per mafia, denominato “discovery”, a carico di 20 persone. All’udienza preliminare, che si terrà domani al Tribunale di Caltanissetta l’Associazione sarà rappresentata dall’avv. Francesco Pizzuto di Patti. Dei 20 imputati, 12 sono troinesi. Tutti e 20 gli imputati devono rispondere, tra l’altro, di reati di associazione mafiosa e di agevolazione mafiosa commessi nel territorio troinese. Gli elementi indiziari a carico degli imputati sono molto gravi. Nell’atto costitutivo di parte civile, leggiamo che dagli elementi indiziari a loro carico “possono desumersi la piena consapevolezza di fare parte di un’articolazione, costituita ed operante a Troina, della famiglia Santapaola di Catania…e di agire al fine di agevolare gli interessi del retrostante gruppo criminale”. I reati di cui vengono accusati gli imputati nel processo penale “discovery” sono di enorme gravità. Sono accusati di aver commesso delitti di vario genere usando la forza intimidatrice del vincolo associativo. Tra questi delitti le estorsioni erano quelli principali. Con questi reati volevano “acquisire in modo diretto e indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche, quali forniture per la realizzazione di opere pubbliche e pubblici servizi e ancora per realizzare profitti ingiusti di vario genere per sé e per gli altri”. L’Associazione antiracket e antiusura di Troina l’hanno fondata nel 2013 commercianti ed imprenditori che avevano colto in quel crescendo di reati, furti e intimidazioni, manifestatosi negli anni precedenti, un disegno di penetrazione di gruppi criminali di stampo mafioso nell’economia e nella società troinese. Per contrastare questo disegno, si sono costituiti in associazione. “Abbiamo operato in stretto contatto ed in perfetta armonia con le istituzioni e tutte le forze dell’ordine, alle quali va la nostra gratitudine per il lavoro svolto nell’azione di contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso”, ha dichiarato Gaetano Catania, commerciante, presidente dell’Associazione antiracket e antiusura di Troina. Nel manifestare anche l’apprezzamento per il sostegno di tutte le forze politiche locali all’azione della sua associazione, Catania ha rivolto a tutti l’appello a restare uniti nella lotta contro i tentativi di penetrazione mafiosa nel territorio troinese.

Silvano Privitera