Emanati dalle due antiche città elime di Entella (il sito archeologico oggi in territorio di Contessa Entellina) e Nakone (antico centro ancora oggi non identificato, probabilmente da ricercarsi nella Valle del Belice) e incisi su otto piccole tavolette bronzee (se ne conosce un nono esemplare, ritenuto falso), i ‘Decreti di Entella e Nakone’ appartenevano verosimilmente ad un unico complesso epigrafico che, sulla base dei riferimenti storici menzionati, sembrerebbe databile agli anni della prima guerra punica (264-241 a. C.) o a quelli immediatamente successivi.
Uno di questi documenti, convenzionalmente noto come ‘Decreto A2’ e datato ad età greca ellenistica, fu emanato dagli antichi abitanti di Entella per ricordare la benevolenza dimostrata dagli ‘Ennaioi’ in occasione di un evento bellico che, costretti gli Entellini alla fuga, li vide chiedere e ricevere ospitalità ed accoglienza nella città di Enna. In riscontro del gesto di solidarietà fatto dagli ‘Ennaioi’, il consiglio e l’assemblea degli abitanti di Entella avrebbero manifestato la propria riconoscenza emanando un decreto iscritto su tavola bronzea da apporre nel ‘bouleuterion’ della loro riconquistata città, in cui si onorava la benevolenza e la ‘isopolitia’ degli ‘Ennaioi’.
Oggi, a distanza di oltre duemila anni, l’attualità dell’antico messaggio di pace ha spinto le due amministrazioni a rinnovare quel gesto di grande filantropia dei propri antenati, dedicandovi un pomeriggio di riflessione e studio con una conferenza sul sito archeologico di Entella e sui suoi famosi decreti. Ad intervenire saranno Carmine Ampolo, già Professore Ordinario di Storia Greca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e Direttore dal 2001 al 2015 del Laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo Antico (oggi Laboratorio di Scienze dell’Antichità, LSA) della Normale, che ha altresì condotto uno studio complessivo e una nuova catalogazione dei decreti, con un intervento dal titolo “Il Decreto A2 di Entella per gli Ennesi”, e Maria Cecilia Parra, Professore Ordinario di Archeologia della Magna Grecia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, con una relazione su “Entella, la città dei decreti: il quadro archeologico”. A moderare i lavori sarà l’archeologa Serena Raffiotta. Un breve concerto per flauto e chitarra dal titolo ”Da Sicilo a Poulenc”, eseguito dal duo composto dai musicisti Corrado Cristaldi e Massimiliano Campisi, introdurrà l’evento.
Con l’intento di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza e alla valorizzazione dei beni culturali siciliani oltre che di educarle alla filantropia e al rispetto della diversità culturale, temi cardine dei decreti entellini, alcune scuole ennesi sono state coinvolte in un progetto di approfondimento dedicato ai decreti di Entella, curato dall’archeologo Sandro Amata (ideatore dell’iniziativa) e dall’architetto Sebastiano Giuliano in cui, oltre ad apprendere nozioni di archeologia e museologia, gli studenti hanno affrontato lo studio dei testi originali dei decreti. Al progetto didattico hanno partecipato le classi III del Liceo Classico ‘N. Colajanni’ di Enna, guidate dalle docenti di Lingua e Letteratura Greca, e le classi III della Scuola Secondaria di I Grado ‘G. Garibaldi’ di Enna.
Serena Raffiotta