Valguarnera: scoppia la polemica sulla nomina degli scrutatori

Giuseppe Interlicchia[5]Valguarnera. Dopo le polemiche su Floristella non ancora assopite, anzi tutt’altro, ne scoppia un’altra, questa volta sulla designazione degli scrutatori da parte della Commissione elettorale comunale, in vista del referendum del 17 aprile sulle Trivelle. La Commissione composta dal sindaco Francesca Draià e dai consiglieri comunali di maggioranza Filippa D’Angelo, Filippo Rocazzella e di minoranza Concetta Dragà, nella riunione del 23 marzo avrebbe proceduto alla nomina diretta dei componenti, anziché, come prassi vuole, utilizzare il sistema del sorteggio. Ad accusare il sindaco e i consiglieri è Giuseppe Interlicchia- ex consigliere comunale nella passata legislatura ed oggi presidente dell’associazione politico- culturale “Insieme per Cambiare”. “Non può passare inosservato -afferma- il metodo utilizzato. La legge prevede la nomina diretta, però per questioni di trasparenza esistono metodi e criteri che rispetterebbero comunque la norma. Al posto di nominare parenti e amici dei consiglieri- incalza- non potevano essere individuati giovani tra i 18 e i 35 anni e, tra questi, sorteggiare i nominativi? O individuare disoccupati senza distinzione anagrafica e tra questi eseguire un sorteggio? O meglio ancora, combinare entrambi i criteri?” Per Interlicchia la Commissione elettorale, se proprio non voleva utilizzare il sorteggio integrale, avrebbe potuto adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità, ove ognuno nel rispetto della legge avrebbe comunicato i nominativi scelti ed evitare la solita mortificazione o la solita distinzione in “figli e figliastri”. Non è comunque la prima volta che ciò accade. In un momento di crisi come questo, è giusto dare opportunità a tutti e soprattutto a chi non ha punti di riferimento. “E’ paradossale –conclude l’ex consigliere- vedere circa il 70% dei nominativi, riconducibile ad esponenti politici, salvo poi criticare questo metodo quando si è fuori dalle istituzioni”. Sull’argomento risponde il sindaco Francesca Draià: Da parte mia assicuro di essermi astenuta, non ho fornito alcun nominativo. So per certo che i consiglieri preposti hanno dato la priorità a cittadini che hanno disagi economici o presentano disabilità. E’ un metodo quello della nomina che può non piacere, ma abbiamo avuto poco tempo, al prossimo referendum di settembre saremo più trasparenti chiedendo l’autocertificazione ai prescelti.

Rino Caltagirone