Villarosa: soddisfatto il desiderio espresso dal poeta Vincenzo De Simone di essere seppellito nella sua terra

Villarosa. ”Guarda tutta sta terra biniditta, ca sempri chiama, e ammàtula m’aspetta”. “Oggi Villarosa non ti aspetta più. Ben tornato a casa!” E’ quanto si legge in un bigliettino attaccato allo stelo di una rosa, deposta da un villarosano, sopra la bara di Vincenzo De Simone. A distanza di settantasei anni dalla sua dipartita, il maggiore poeta dialettale villarosano ha fatto ritorno nel suo paese. Le sue spoglie mortali, giunte da Catania dove era sepolto, sono state accolte nella biblioteca comunale da autorità, studenti e professori. Ma anche da tantissimi cittadini senza distinzione di professioni e età. Insomma, tutta la comunità intera ha reso omaggio al poeta che cantò soprattutto “u so paiseddu”, “Bellarrosa” (così al popolo piace pronunciare, anziché Villarosa) e l’anima bella della sua “Terra amurusa per la liberalità dei suoi cittadini, e per la illibatezza delle sue donne”.
villarosa alunni scuola De Simone
Sui volti di moltissimi giovani tanta emozione e gioia e, soprattutto, tanta partecipazione perché consapevoli di assistere a un evento straordinario. “Questa è un’occasione di festa e di orgoglio per tutti i villarosani, il ritorno a casa di Vincenzo De Simone” –ha spiegato ai ragazzi in visita la responsabile della biblioteca Graziella Cassaro. Non solo. E’ stata anche l’opportunità per tutti di visitare (lo potranno fare ancora fino al 12 aprile) la mostra fotografica, a cura del Circolo fotografico siciliano, dal titolo“Chistu è lu me paisi”. “Abbiamo voluto ricercare e descrivere –dice il presidente Mario Volanti- attraverso le fotografie, i luoghi di cui il poeta parla nelle sue poesie”. L’intera collezione, alla fine delle celebrazioni in onore dell’illustre poeta, andrà ad abbellire l’omonimo Ic. “Sono contenta di questa iniziativa –ha detto la dirigente scolastica, Maria Luisa Messina-, portata avanti dall’amministrazione comunale, con il coinvolgimento del nostro istituto. Un evento eccezionale iniziato il 5 aprile e che si concluderà con una bellissima manifestazione finale giorno 12 con il concorso provinciale di poesia”. “Con questa iniziativa abbiamo esaudito –ha affermato l’assessore alla Cultura, Katya Rapè- il desiderio espresso dal poeta di essere seppellito nella sua terra, che cantò appassionatamente in molte liriche, come quella intitolata “Luntanu e prisenti” in cui esprime la profonda nostalgia per il suo paese. Un desiderio che era anche nostro e che finalmente abbiamo soddisfatto”. “Celebriamo nella nostra città –ha detto invece il sindaco Franco Costanza- un altro significativo ed onorevole evento, quello dell’accoglienza delle spoglie del poeta De Simone, che pur essendo vissuto fuori Villarosa, dov’era nato, mantenne sempre vivo l’amore per la sua terra”. Intanto ieri mattina, presso la chiesa Madre, si è svolta la funzione religiosa e subito dopo un lungo e coinvolgente corteo, ravvivato dai ragazzi del De Simone, ha accompagnato al cimitero il poeta dove è stata scoperta anche una lapide in suo onore.

Giacomo Lisacchi