L’evento è stato apprezzato dagli ennesi che hanno partecipato numerosi a conferma che, dice Dipietro, “la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Registriamo una grande risposta sui temi che riguardano la cultura come la riappropriazione della propria identità e storia” anche, aggiunge il sindaco, “in prospettiva futura come volàno di sviluppo economico che è la linea che l’amministrazione si è data”. Anche per il sindaco di Contessa Entellina l’evento ha avuto un valore importante ed ha sottolineato gli “antichi rapporti tra due città unite dal valore della cultura” ed ha invitato i “gemellati” ennesi in un’analoga iniziativa da svolgersi a Contessa Entellina nei prossimi mesi.
Il prof. Carmine Ampolo (esperto di storia greca che ha condotto uno studio complessivo e una nuova catalogazione dei decreti) ha analizzato le tavole ha sottolineato come gli ennesi siano stati gli unici ad offrire ospitalità e la solidarietà che in quei tempi prescindeva dall’etnicità.
La professoressa Maria Cecilia Parra si è soffermata sul percorso storico in Sicilia con una relazione su “Entella, la città dei decreti: il quadro archeologico”. L’archeologa Serena Raffiotta ha moderato i lavori, Sandro Amata ne è stato l’ideatore dell’evento che ha visto anche un breve concerto di flauto e chitarra l’esibizione musicale di alcuni studenti. A conclusione dell’evento la scopertura della copia del decreto “A2” realizzata dall’architetto Sebastiano Giuliano.