Valguarnera. Toni ancora forti su Floristella, Profeta replica al sindaco

Giuseppe Profeta 1Valguarnera. L’argomento “Floristella” domina in questi giorni la scena locale. Tante le iniziative, compresa quella di un comitato in fase di costituzione, per una petizione popolare e se il caso lo richiedesse, anche per un referendum. L’atto deliberativo dello scorso 2 aprile, votato dalla maggioranza consiliare, con il quale si sanciva l’uscita dall’Ente Parco ha prodotto parecchie ferite. Il sindaco Francesca Draià smorza le polemiche e manifesta ottimismo sul mantenimento della partecipata: “Noi con quell’atto deliberativo – esordisce – siamo stati costretti ad uscire dall’Ente Parco, perché ce lo imponeva la Corte dei Conti. La Corte ha chiesto di indicare le partecipate, dicendoci però una cosa importante, che esse potevano essere mantenute solo se si dava seguito alle famose prescrizioni a cui la precedente Giunta doveva ottemperare: piano di razionalizzazione e rendicontazione. In mancanza di ciò avremmo dovuto dismettere. Ed è ciò che abbiamo fatto. Ma confido molto nell’incontro di oggi lunedì, alla Regione Siciliana”. Il sindaco poi spiega il motivo del suo ottimismo. “L’atto deliberativo votato dal Consiglio non è da solo sufficiente per dismettere la partecipata. Per uscire dall’ente Parco Floristella occorre una norma regionale, visto che la legge con la quale venne istituito l’Ente non prevede la facoltà di recesso. E’ tutto quello che lunedì prossimo andrò a dire all’assessorato, spiegando pure le motivazioni del recesso. Dovranno essere loro a darmi la strada da intraprendere. Le stesse spiegazioni- continua- li ho date al commissario dell’Ente Parco Daniela Leonelli, alla quale ho mostrato le carte e l’out-out imposto dalla Corte dei Conti”. Sindaco, sia sincera, c’è chi dice che il suo sia una escamotage per entrare in una altra partecipata? “Su ciò sono state fatte tante illazioni, compresa quella che avevo già un accordo per aderire al consorzio universitario. Dico solo ai miei detrattori che il consorzio universitario non ci interessa, la nostra priorità è l’Ente Parco Floristella, dove ci sono le nostre radici e di cui conosciamo le potenzialità. Non è il risparmio di 15 mila euro annui che risolve la situazione. Non demorderò su Floristella” –conclude- al sindaco Draià, sul mancato piano di razionalizzazione non predisposto dalla precedete Giunta, risponde il consigliere di opposizione Giuseppe Profeta: “la sua compilazione –afferma- viene eseguita dal dirigente tecnico che a suo tempo aveva valutato di non farla, in quanto tutte le nostre partecipate provengono da legge regionale. Lo stesso dirigente però in seguito ritiene di non risponde al sollecito del 5 novembre scorso della Corte dei Conti, mentre a marzo predispone un piano per la fuoriuscita di Floristella. Sottolineo inoltre che l’Ente Parco non è riferibile a nessuno dei 6 punti citati nella circolare della Corte dei Conti. Quindi nessun obbligo, ma una scelta scellerata di questa amministrazione”. Già come dice il sindaco non sono i 15 mila euro che possono risolvere la situazione! Ma quelle radici e potenzialità di cui ha parlato la stessa Draià, sono state sempre sottovalutate da tutti, amministratori di oggi e di ieri e le maggiori responsabilità per non aver avuto la capacità di assumere valide iniziative e azioni di stimolo verso gli organi preposti, Regione in primis, ricadono principalmente su di loro. Proprio coloro che per ragioni storiche di vicinanza e affettive, avrebbero avuto il maggiore interesse affinché L’Ente Parco decollasse definitivamente. Perché Il Parco Floristella è veramente una grande risorsa turistica, una potenzialità inespressa, una miniera d’oro se sfruttata adeguatamente e il maggiore beneficiario sarebbe proprio Valguarnera, a soli 4 chilometri dal centro abitato.

Rino Caltagirone