Valguarnera: critiche su chiusura dell’antiquarium

valguarnera antiquarium comunaleValguarnera. Dopo il “nodo” Floristella, con accuse contrapposte tra maggioranza e opposizione, impera pure quello sulla chiusura dell’antiquarium di piazza colonnello Tuttobene, che ospita nella struttura dell’ex carcere borbonico, reperti di notevole valore che sono sottotutela della soprintendenza e la biblioteca comunale. Il sindaco Francesca Draià nei giorni scorsi aveva giustificato la chiusura, affermando che nello stato di precarietà in cui si trovava, non aveva senso tenerla aperta, aggiungendo che durante un suo sopralluogo aveva trovato i locali sporchi, disordinati e con dei libri buttati per terra. A tali affermazioni sono seguite delle critiche e dei distinguo, uno fra tutti quello dell’ex assessore alla cultura Eleonora Draià, che nella replica ha ribadito di aver riscontrato diverse incongruenze sulla reale condizione del sito e che in ogni caso essendo d’istituzione comunale, il tutto dipendeva esclusivamente dalle scelte gestionali dell’Ente. “Non ho inteso offendere nessuno- dichiara il sindaco- tantomeno l’ex assessore Draià che magari avrà fatto un buon lavoro, ma quello che ho affermato è la verità dei fatti, durante il mio sopralluogo ho trovato un grande disordine, non è così che si rende fruibile un antiquarium ai visitatori”. Per il sindaco infatti sono tante le incongruenze riscontrate: “Che senso ha –afferma- metterci lì due impiegate comunali senza alcuna competenza in materia archeologica e che servivano solo per distribuire gli abbonamenti mensili degli studenti pendolari? Che senso ha tenerlo aperto solo di mattina e durante i giorni feriali e non renderlo fruibile sabato e domenica quando si registra il maggior numero dei visitatori? Il mio- continua- non è un provvedimento di chiusura definitiva ma solamente temporanea, in attesa che la commissione consiliare elabori il bando per l’affidamento del sito a privati; chi parteciperà dovrà presentare proposte progettuali convincenti, che saranno attentamente valutate. E’ nostra intenzione pure valorizzare la biblioteca, renderla più moderna, funzionale ed efficiente. Catalogare tutti i libri e fare in modo per quelli che sono stati dati in prestito, pretenderne la restituzione. Ma per l’affidamento a privati è d’accordo la soprintendenza? –chiediamo-.” Non vedo il motivo perché non dovrebbe essere d’accordo, una volta che lo daremo ad associazioni regolarmente costituite, con competenze e di comprovata affidabilità”. Ed è proprio questo l’intento della Giunta Draià. “In paese- fa notare- abbiamo diverse associazioni culturali che promuovono importanti eventi e che magari non hanno i locali ove riunirsi. Perché quindi non affidare l’Antiquarium ad una di queste, così come la biblioteca. Saprebbero senza dubbio, meglio di noi organizzare eventi e tenerlo aperto e fruibile nei week end e nei giorni festivi. Penso a tante iniziative: ad una biblioteca multimediale, ad un cafè letterario, ad eventi estivi esterni, di moda, musicali, e per le visite- conclude- perché non far pagare magari, un ticket di pochi euro?”.

Rino Caltagirone