Valguarnera. Contratto tra Asp Enna e Istituto del Boccone del Povero per il poliambulatorio

Valguarnera. Sarà firmato martedì prossimo il contratto tra Asp Enna e l’istituto del Boccone del Povero gestito dalle suore, per la cessione temporanea di un immobile attiguo, che dovrà ospitare le branche specialistiche già presenti nel vicino Poliambulatorio. La chiusura era stata decretata la settimana scorsa da un provvedimento emesso dai carabinieri del luogo e dei Nas di Catania, per carenze di ordine igienico-sanitarie e strutturali. A confermare per martedì la firma del contratto, il sindaco Francesca Draià che nella mattinata di venerdì ha avuto un incontro col legale dell’istituto. Lo stesso sindaco ha smentito alcune indiscrezioni filtrate, secondo cui il contratto sarebbe a titolo oneroso e tutto a carico del Comune. “ Confermo -fa sapere il sindaco- che sarà a titolo gratuito e che avrà la durata di un anno.
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L’Asp dovrà farsi carico di tutti gli allacciamenti telefonici, energetici e di quant’altro necessario. I locali- continua il sindaco- come pure accertato dai vertici Asp, sono pienamente agibili, occorre solo qualche piccolo lavoretto nell’androne, dopo di che potranno ospitare tutte le specialistiche presenti nel Poliambulatorio”. I tempi? “Credo che già la settimana prossima tutte le specialistiche trasferite temporaneamente ad Enna e Piazza Armerina, potranno tornare a Valguarnera. Aggiungo pure che anche il servizio inerente la scelta o il cambio del medico, da tempo ad Enna, sarà disponibile presso la nostra struttura, per cui non ci sarà più bisogno che gli utenti si rechino nel capoluogo. La sede del Boccone del Povero – precisa il sindaco- sarà provvisoria, in attesa che venga ristrutturata la sede naturale, il poliambulatorio “Sebastiano. Arena”. I tempi fissati dall’Asp per la sua ristrutturazione non sono però noti, anche il sindaco non ha potuto darci al momento dettagli precisi. Sappiamo solo che il direttore sanitario Emanuele Cassarà, la settimana scorsa, ci ha confermato che c’è già un progetto esecutivo urgente già in itinere. Invece, come è già noto, la Guardia Medica, la postazione del “118” e il laboratorio per le vaccinazioni, anch’essi all’interno del poliambulatorio e spostati provvisoriamente nella sede Avis, fra alcuni giorni alloggeranno in via definitiva presso la stazione della Polizia Municipale. “Per questa nuova sede – continua il sindaco – sempre martedì prossimo firmeremo con l’Asp un contratto di comodato d’uso, anche in questo caso saranno loro a farsi carico delle spese di allacciamento. Dopo di che spero, che entro la fine della prossima settimana i tre presidi possano essere trasferiti in quello che sarà il loro luogo definitivo”. Intanto continua in questi giorni il trasloco dei mobili, dalla sede della Polizia Municipale al Comune. Sulla scelta effettuata dall’amministrazione comunale di trasferire questi tre presidi presso la sede di Polizia, in particolare la Guardia Medica, si registra però qualche disappunto. In particolare per quanto riguarda l’ingresso dei disabili con sedie a rotelle dal lato esterno, che non sarebbe pienamente agevole. Un particolare che emerge, è che le suore del Boccone del Povero che ospitano nella struttura decine di anziani, avrebbero proposto sia al sindaco che ai vertici Asp la concessione di altri locali, pur di aver accanto Guardia Medica e “118”, ma l’amministrazione comunale avrebbe preferito quest’ultima soluzione. Come non è stata condivisa da tanti, la scelta di riportare in Comune il Comando dei Vigili Urbani, che costituiva, in un luogo più decentrato rispetto alla sede Comunale, un presidio più idoneo per la tutela dell’ordine pubblico.

Rino Caltagirone