

“Il 14 aprile scorso abbiamo protocollato la richiesta per l’inserimento di un ordine del giorno in consiglio comunale con la quale il Comune di Regalbuto valuti di diffidare Acqua Enna a sospendere della riscossione e fatturazione del deposito cauzionale e partite pregresse e di conseguenza a non distaccare le utenze di acqua a quei cittadini che hanno deciso di scalare dalla bolletta dell’acqua tali voci. Tutto ciò a seguito delle sentenze 133 e 134 del 2016 del giudice di pace di Enna con cui sono state dichiarate non dovute le somme richieste a titolo di partite pregresse da parte di Acqua Enna, considerata l’illegittimità delle richieste avanzate da Acqua Enna, ritenuto doveroso tutelare i cittadini/utenti”. A dare la notizia è il capogruppo consiliare del movimento cittadino Regalbuto riparte, Giuseppe Maria Sassano, il quale nei giorni scorsi ha raccolto i timori di molti cittadini di Regalbuto preoccupati dell’eventuale sospensione del servizio idrico. Sassano ha altresì richiesto di discutere sull’immediato intervento relativo alla questione del commissario straordinario e del direttore del Ato idrico 5 di Enna.
Agostino Vitale