Le regole per tenere sotto controllo il proliferare di “zanzare tigre” partono innanzitutto dall’evitare l’abbandono negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi e balconi, di contenitori di qualsiasi genere dove possa raccogliersi acqua piovana che ristagni; svuotare eventualmente l’acqua contenuta ed evitare che la pioggia possa farla accumulare; trattare l’acqua presente in tombini, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida; tenere i cortili e le aree aperte sgombra da erbacce e rifiuti di ogni genere; svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o eseguire adeguati trattamenti larvicidi; per chi possiede orti procedere all’annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l’uso; a chi ha in custodia i copertoni svuotarli da eventuali residui di acqua. In questo caso un intervento diretto è stato chiesto all’Ente autodromo affinchè effettui un immediato trattamento di tutti gli pneumatici presenti dentro l’autodromo, ripetendolo periodicamente e soprattutto entro cinque giorni da ogni precipitazione atmosferica. Nel caso in cui si riscontra una presenza eccessiva di “zanzare tigre” all’interno di proprietà private o esercizi commerciali, i proprietari dovranno provvedere subito e a propria cura.