Atteso il verdetto sui corsi dell’Università romena di medicina ad Enna

universita dunareaCaltanissetta. Attesa per i primi giorni della prossima settimana la decisione del tribunale collegiale nisseno sul reclamo presentato dal Miur tramite l’avvocatura distrettuale di Stato
dopo il”via libera” ai corsi dato a febbraio dal giudice civile Gregorio Balsamo. L’udienza ieri mattina e’ durata per un paio d’ore. L’avvocatura distrettuale con l’avvocato Salvatore Faraci, ha depositato anche una corposa documentazione a sostegno del reclamo ed ribadito la necessità di autorizzazione da parte del Miur per i corsi di laurea che non sarebbero automaticamente esclusi dal diritto di insediamento previsto dalla comunità europea, puntando anche sulla “cogestione” dei corsi di laurea tra la Dunarea de Jos e la Proserpina sempre negata da Crisafulli, che ne è amministratore che ha sempre sostenuto il mero sostegno logistico alle attività didattiche. Tra le contestazioni mosse anche la scelta dell’estensione didattica in aula remota considerata alla stregua di un sistema per aggirare i controlli e la mancanza di incidenza sulle quote di accesso nazionali ai due corsi a numero chiuso. Il giudice Balsamo nella sua ordinanza aveva definito la mancanza di incidenza sulle quote nazionali in quanto gli studenti risultano iscritti in Romania. Contestata anche la violazione del principio di concorrenza tra atenei italiani ed anche Esteri. Il fondo Proserpina ha ribadito le sue ragioni e la correttezza del suo operato puntando con gli avvocati Augusto Sinagra e Giuseppe Arena ancora una volta all’applicazione del diritto di stabilimento ed alle direttive comunitarie successive.

Tiziana Tavella per il quotidiano La Sicilia